2 novembre giorno dei morti

2 novembre commemorazione di tutti i defunti

2 novembre il giorno della memoria di tutti defunti, detto anche la commemorazione di tutti i fedeli defunti, è posto in calendario il giorno dopo la commemorazione di Ognissanti (con la quale viene spesso confusa per i motivi che vedremo oltre) e segue di due giorni Halloween, con il quale condivide qualche punto in comune: vediamo quindi la storia e i perché di queste assonanze e o sovrapposizioni.

2 novembre, in latino Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum è comunemente detto anche giorno dei morti e, pur essendo una solennità, non è annoverata fra le feste di precetto. Posta al termine di uno speciale tempo di preparazione e preghiera in suffragio dei defunti, della durata di nove giorni (la cosiddetta novena dei morti, che incomincia il giorno 24 ottobre), viene spesso confusa e o sovrapposta alla festa di Ognissanti; ciò in quanto, essendo quest’ultima posta in una data considerata giornata festiva, in questo giorno le persone si recano al camposanto per ricordare i propri cari, senza contare che proprio in questa giornata sono previste le processioni verso e le benedizioni nei cimiteri; naturalmente le visite proseguono e ufficialmente raggiungono il loro acme, a livello di significato religioso, proprio il 2 novembre.

2 novembre la storia: l’idea di commemorare i defunti prende il via da un rito bizantino che celebrava tutti i morti, il sabato prima della cosiddetta domenica di Sessagesima, ovvero all’incirca in un periodo compreso tra la fine di gennaio e il mese di febbraio (per noi quindi alle porte se non in pieno periodo di Carnevale), mentre nella chiesa romana il riferimento viene fatto risalire verso la fine X secolo, grazie all’abate benedettino sant’Odilone di Cluny, mentore della riforma cluniacense con la quale venne stabilito che le campane dell’abbazia fossero fatte suonare con rintocchi funebri dopo i vespri del 1º novembre per celebrare i defunti; inoltre venne deciso che in questa particolare giornata, ovvero il giorno dopo i Santi e (per noi anche due giorni dopo Halloween) l’eucaristia fosse offerta per il ricordo dei defunti (rectius pro requie omnium defunctorum); successivamente il rito venne ufficializzato esteso a tutta la Chiesa cattolica e la festività, chiamata originariamente Anniversarium Omnium Animarum (ovvero la ricorrenza di tutte le Anime) appare per la prima volta nell’Ordo Romanus datato XIV secolo.

Ma perché i riferimenti ad Halloween, festa pagana per eccellenza? Ecco un esempio di commistione fra sacro e profano, si potrebbe dire, visto che la celebrazione di tradizione celtica è dedicata proprio ai defunti e che, giusto per non allontanarsi troppo da casa, anche in Italia ci sono tante tradizioni legate al ricordo dei defunti a cavallo fra ottobre e novembre, al punto da far dire a molti che Halloween è una festa italiana.