3 novembre fine della guerra?

3 novembre

3 novembre 1918 fine della prima guerra mondiale?

3 novembre o 4 novembre 1918 è il giorno della fine della guerra mondiale?
3 novembre 1918 è il giorno in cui si posero le basi (e le firme) per ciò che dirà il giorno successivo il Generale Armando Diaz, al termine del suo celebre bollettino, ovvero: I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. 

Il testo integrale del comunicato…

3 novembre ecco che cosa accadde veramente: prima di tutto va detto che il 4 novembre in Italia cade la festa dell’unità nazionale e delle forze armate, data che, nell’anno 1918, sancì ufficialmente la fine della Grande Guerra, ovvero la Prima Guerra Mondiale. Se il 4 novembre, dunque, è la data con la quale si fa coincidere convenzionalmente in Italia la fine della Prima guerra mondiale, l’antefatto risale al giorno precedente. Infatti in data 3 novembre 1918 fu firmato il trattato, che entrò in vigore il giorno successivo, il cosiddetto armistizio di Villa Giusti firmato a Padova fra l’Impero austro-ungarico e l’Italia alleata con la Triplice Intesa (il Regno Unito, la Francia e la Russia). Ricordato che le trattative per giungere all’armistizio erano cominciate il 29 ottobre, durante la battaglia di Vittorio Veneto, il sopracitato armistizio non fu però un successo per l’Italia. Infatti, gli accordi iniziali, all’atto della discesa in campo nel 1915, prevedevano per l’Italia l’annessione di Trentino, Sud Tirolo (alias Alto Adige), Venezia Giulia, l’Istria (esclusa Fiume però… attenzione!), una parte della Dalmazia, alcune isole dell’Adriatico, la città albanese di Valona, l’isola di Saseno e il bacino carbonifero di Adalia in Turchia, oltre alla conferma della sovranità su Libia e Dodecaneso; tali accordi furono però in parte disattesi dalle nazioni della Triplice Intesa decisero di non concedere all’Italia tutti i territori promessi; in soldoni, infatti, l’Italia si vide riconoscere il Trentino, l’Alto Adige, l’Istria e Trieste (la città del vento di Bora), ma non Libia e Dalmazia (patria di Ruggiero Giuseppe Boscovich e Niccolò Tommaseo oltreché della Bora…), motivo che diede il là alla celebre frase di Gabriele D’Annunzio, che definì quella italiana una vittoria mutilata e che diede anche l’incipit per l’impresa di Fiume che andrà in scena l’anno successivo.
In ogni caso, al netto di polemiche e degli avvenimenti successivi, il 4 novembre divenne festa nazionale, l’unica capace di attraversare le varie epoche e ordinamenti del nostro Paese, dall’Italia Liberale a quella Fascista fino a quella Repubblicana, senza dimenticare quella Monarchica comune alle prime due…
Ne parleremo meglio nel post di domani.
(Continua)

Fonte

https://www.ilpost.it/2014/11/04/festa-4-novembre-forze-armate/

La Bora il vento della strega (parte I)

Boscovich un dalmata sulla Luna

Tommaseo un dalmata maestro d’Italiano

Bora la Strega al vento (parte II)

Altri spunti e curiosità @

Calendario della Luna Verde

Photo by Wikipedia

Bollettino della Vittoria (1918)-Marcia reale italiana