Acquario come scegliere quello giusto
Acquario: si fa presto a dire… Anche nel campo dell’acquariofilia, ci sono infatti delle decisioni da prendere per decidere su quali tipi di pesci scegliere per allietare il panorama domestico.
Acquario di acqua dolce o acquario di acqua salata?
Questo il principale dilemma, senza dimenticare però una regola aurea, che vale per i pesci come per tutti gli animali domestici (siano essi cani, gatti ecc): si tratta di creature viventi e non di balocchi che possono essere chiusi in un cesto e in un armadio quando non abbiamo più voglia di giocare con loro.
Detto che tanto un acquario di acqua dolce quanto uno di acqua salata, sono davvero spettacolari e rilassanti valutiamo i pro e i contro della scelta.
Premesso che prima di iniziare il cammino è necessario informarsi sui pesci che possono coesistere in questi due habitat, sono fondamentalmente due le discriminanti fra una soluzione e l’altra: l’aspetto economico e la quantità di impegno richiesto.
Un acquario di acqua salata infatti costa in media il doppio di uno “dolce” considerando vasca, accessori e, last but not least, i pesciolini che vi sguazzeranno allegramente all’interno.
Il motto secondo il quale uno salato andrebbe bene solo per gli appassionati che abbiano una certa esperienza, non è solo una leggenda metropolitana, almeno se si considera il tempo da dedicare alla cura e alla manutenzione. Anche in questo caso vale la stessa regola già vista per quanto riguarda il versante economico: il tempo da destinare a uno salato è normalmente il doppio rispetto a quello dolce. Uno degli interventi più importanti riguarda il mantenimento della salinità, che va effettuato costantemente perché il valore tende a scendere costantemente a causa dell’evaporazione.
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