Andrej Kowalenko e tre mondi di rugby

Andrej Kowalenko

Andrej Kovalenko il plurinazionale del Rugby  

Andrej Kovalenko è stato un giocatore di Rugby davvero multinazionale in quanto ha indossato le divise di ben tre selezioni a cavallo della cortina di ferro: Urss, Ucraina e Spagna.

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Andrej Kovalenko divenuto rugbista a 14 anni a soli 16, anno 1987, è già mediano di apertura titolare dell’Aviator, club ovale di Kiev allora in Urss per poi finire nel VVA Moska, la squadra dell’esercito (visto che deve assolvere gli obblighi di leva), dove vince un campionato e due Soviet Cup, per guadagnarsi le prime convocazioni con la Nazionale a soli 19 anni per entrare, poi, nella rosa sovietica che va in tour in Nuova Zelanda nel 1991, culminata con una sconfitta per 55 a 6 contro una selezione chiamata New Zealand XV; detto che i sovietici vanno in tour anche in Inghilterra, per  perdere 53 a 0 contro la nazionale delle tre rose, nel frattempo arriva però il 1990 con l’Unione Sovietica iscritta con la sua selezione al FIRA Trophy (leggi Coppa Europa) dove è tra le favorite; tanti giocatori decidono però di non partecipare e quindi la squadra è più debole rispetto agli anni precedenti; batte la Spagna, ma poi abbandona il trofeo che verrà concluso dalla selezione della Comunità degli Stati Indipendenti (alias la mitica CSI uno dei tanti fantasmi sportivi del XX secolo).

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Andrej Kovalenko nel frattempo è tornato a Kiev, (ri) gioca nell’Aviator e raccoglie 12 gettoni con la nazionale ucraina, ma poi nel 1994, per vie traverse e grazie ai buoni uffici di un fisioterapista iberico che lo aveva visto in azione ai tempi della CCCP, arriva a Madrid, diventa in breve tempo cittadino spagnolo (una sorta di refrain delle storia con il pallone sferico di Alfredo Di Stefano e Ladislao Kubala) e quindi può scendere in campo con la nazionale iberica che nella qualificazioni per la Coppa del Mondo 1995 (quella in Sud Africa targata Mandela e Lomu per intenderci) e vince il girone a quattro battendo Portogallo, Belgio e Svizzera, ma il Galles gli rifila un 54 a 0 senza storia and game over.

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Andrej Kovalenko (rectius Andrej Fëdorovič Kovalenko o anche Andrei Kovalenco) e la Spagna ci riprovano per la William Webb Ellis Cup del 1999 la cui fase finale va in scena nelle isole britanniche e in Francia per arrivare alla quale si sbarazzano di Andorra, Repubblica Ceca, Germania e Portogallo, superato anche nel gironcino finale che si svolge in Scozia; e proprio contro i lusitani sarà proprio Kovalenco, che timbra 18 punti sui 21 totali (17 i punti portoghesi) a portare la Spagna per la prima volta nella sua storia alla Coppa del Mondo (contro la Scozia finisce 85 a 3 per gli Highlander), dove nel girone A trova ancora gli scozzesi, il Sudafrica (campione in carica ndr) e l’Uruguay, la celeste ovale al suo debutto nella fase finale ma che batte i Rossi ispanici nel match di debutto per 27 a 15; seguiranno un 3 a 47 contro gli Springbok sudafricani e 0-48 contro gli Scozzesi per far calare il sipario su una partecipazione non certo memorabile a quella World Cup che, alla fine, sarà appannaggio dell’Australia capace di imporsi in finale alla Francia in quel di Cardiff.

Andrej Kovalenko dopo la William Webb Ellis Cup: dopo 10 anni a Madrid, con cui vince un titolo nazionale nel 1999-2000, con il Club CRC Pozuelo Madrid, conosciuto anche col nome CRC Canoe o semplicemente CRC Madrid, nel 2004 si trasferisce a Barcellona, per giocare sia nella sezione rugbistica del più famoso club di calcio catalano sia nel Barcelona Universitari Club, mentre la sua avventura nella Nazionale iberica dura fino al 2006, dove mette a referto 182 punti in 32 match: uno score che, secondo le fonti, lo piazza al secondo posto di tutti i tempi.

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