Apollo le imprese minori

ApolloApollo 7, 8, 9, 10 e 17 le imprese “minori”

Apollo e quando lo nomini ti viene in mente il 20 luglio del 1969, quando l’uomo scendeva per la prima volta su un corpo celeste diverso dal nostro pianeta: la Luna; ogni anno la ricorrenza di quella “mitica” notte occupa le pagine dei giornali, mentre TV ripropone le immagini un poco sbiadite dell’allunaggio.

Ma se l’Apollo 11 ha rappresentato l’apice di questa corsa alla conquista del nostro satellite, vi sono state altre missioni Apollo che non vanno comunque dimenticate.

Anzitutto, la grande corsa alla Luna prese il via con la missione Apollo 7 (alla quale presero parte Walter Schirra, Don Eisele e Walter Cunningham). Per la prima volta una capsula Apollo, il 10 ottobre 1968, si immetteva in orbita terrestre e compiva alcune manovre di separazione e agganciamento dei moduli lunari e di comando, identiche a quelle previste per il futuro allunaggio.

La seconda di queste che vorrei citare è la missione Apollo 8, un viaggio che entrò nel Guinnes dei Primati: gli astronauti Borman, Lovell e Anders furono i primi 3 uomini a vedere la faccia nascosta della Luna ed inoltre furono anche i primi esseri umani ad uscire dal campo magnetico e gravitazionale terrestre per entrarne in un altro. Si trattò della prima vera prova generale dell’allunaggio: era la vigilia di Natale del 1968. Tre giorni dopo la partenza l’Apollo 8 veniva immesso in un’orbita stabilizzata a 112 Km dal suolo lunare. Scopo di questa missione “record” era quello di sperimentare l’astronave e le manovre che sarebbero state necessarie 7 mesi dopo; inoltre i 3 astronauti sperimentarono per la prima volta il silenzio radio della mezz’ora in cui l’astronave veniva “nascosta” alla Terra dal nostro satellite e che tempo dopo fece sentire Collins dell’Apollo 11 l’“uomo più solo del mondo”. Dopo aver scattato migliaia di foto della superficie lunare che dovevano servire per la ricerca del luogo più adatto per compiere l’allunaggio, la corsa dell’Apollo 8 terminò nell’oceano il giorno 27 dicembre, dopo 147 ore di volo.

Il 3 marzo 1969 fu la volta dell’Apollo 9. Per 10 giorni Mc Divitt e Schweickart provarono, in orbita terrestre, il distacco e l’agganciamento del modulo lunare (il celebre Lem) con il modulo di comando dove si trova il comandante Scott.

La quarta missione degna di nota è quella dell’Apollo 10, guidata dagli astronauti Statfford, Cernan (i quali parteciparono poi anche alla missione Apollo 17) e Young; quest’ultimo, nel 1981, sarà il primo pilota di uno Space Shuttle. Mentre Young viene lasciato in orbita attorno alla Luna, gli altri due componenti dell’equipaggio si avvicinarono sino ad 8 Km dalla superficie lunare sorvolando i luoghi scelti per l’allunaggio e compiendo le ultime prove per la manovra che il modulo lunare LEM avrebbe dovuto compiere nella prossima missione, l’Apollo 11 appunto. Dal 7 dicembre al 19 dicembre 1974 si compie l’ultima missione del programma Apollo e, fino ad oggi, l’ultimo allunaggio umano.

L’equipaggio dell’Apollo 17 è formato dal già citato Cernan, da Evans e dal geologo Schmitt. Anche questa missione stabilì dei record: la più lunga permanenza nello spazio (prima delle stazioni sovietiche Salyut e Mir) e sulla superficie lunare, il percorso più lungo coperto sul nostro satellite a bordo dell’auto lunare (40 Km) ed il maggior carico di strumenti scientifici mai portato sulla Luna. Sul nostro satellite rimase una targa che recitava: “Qui l’uomo completò la sua esplorazione sulla Luna nel dicembre 1972. Possa lo spirito della pace nel nome del quale qui giungemmo riflettersi sulla vita di tutti gli uomini.”. Con queste parole si chiudeva il programma Apollo legato ad una delle avventure più affascinanti dell’umanità intera.

Idee by Calendario della Luna Verde

Idee by Parole di Cielo

Photo by Luigi Viazzo with Huawei P 8 Lite

The Daring Adventure of Apollo8 in 1968