Avvento Ambrosiano e Avvento Romano

Avvento AmbrosianoAvvento Ambrosiano e Avvento Romano perché non sono uguali? Quante volte ve lo sarete chiesto. E allora Troviamo le differenze, come nella vecchia e cara Settimana Enigmistica.
L’Avvento, nel rito ambrosiano, è di durata analoga alla Quaresima (sei settimane vedi sotto) e prende avvio la domenica successiva alla festa di S. Martino, vescovo (11 novembre), ragione per la quale nella tradizione ambrosiana prende anche il nome di Quaresima di S. Martino e termina prima della grande celebrazione vespertina della vigilia di Natale.

Giorno di Natale: disco Rosso

Nei prime secoli del Cristianesimo come la Quaresima era scandita su sei domeniche, anche l’Avvento era strutturato su sei domeniche. Il tempo di Avvento, va ricordato, ha una duplice finalità: penitenziale e nello stesso tempo gioiosa. Fu intorno al secolo VII-VIII che la Chiesa romana accorciò l’avvento a quattro settimane. Tale usanza si diffuse poi in tutta la Chiesa latina occidentale, tranne che a Milano dove si conservò il computo più antico. La sua legittimazione definitiva si ebbe con il Concilio di Trento.
La celebrazione della Messa presenta gli stessi elementi della Messa del rito romano, ma alcuni di essi sono disposti diversamente.

Avvento Ambrosiano e Avvento Romano e rispettivi riti, qualche differenza

  • Lo scambio della pace non avviene immediatamente prima della comunione dei fedeli, ma anticipato al termine della Liturgia della Parola.
  • Mancano l’Agnus Dei e la triplice invocazione Kyrie eleison senza il Christe eleison presenti invece nel rito romano.
  • Il giorno di sabato non è considerato feriale ma festivo, seppur in modo minore rispetto alla domenica, come nella tradizione ebraica.
  • L’Avvento ambrosiano dura sei settimane, quello romano quattro.
  • La Quaresima inizia la domenica successiva al mercoledì delle ceneri (vedi però sotto), quando finisce il Carnevale, con l’imposizione delle ceneri al termine della Messa festiva.

Carnevale, Pasqua e Luna (parte I)

Carnevale, Pasqua e Luna (parte II)

Carnevale, Pasqua e Luna e lunare (parte III)

Carnevale, Pasqua e Luna (parte IV)

  • L’avvento termina con le feriae de Exceptato (ferie dell’Accolto) che costituiscono in sostanza la novena di Natale.
  • La Settimana Santa è chiamata Hebdomada Authentica (Settimana Autentica), in quanto vi si celebrano gli eventi centrali della storia.
  • La croce astile nel rito ambrosiano presenta il volto orientato all’indietro (verso il celebrante) in quello romano in avanti, .
  • Il rito ambrosiano non ha mai conosciuto il mercoledi delle ceneri come inizio del tempo quaresimale, ma ha sempre fatto iniziare questo periodo liturgico dalla sesta domenica prima di Pasqua, o prima domenica di Quaresima. Inoltre le quattro domeniche centrali della Quaresima ambrosiana (dalla seconda alla quinta) sviluppano una raffinata catechesi battesimale attraverso i Vangeli proposti (tutti tratti dal testo di Giovanni), dai quali le domeniche stesse prendono nome. E ancora, la Quaresima ambrosiana termina al giovedì santo, perché al tramonto di questo giorno, con la messa che ricorda l’istituzione dell’eucaristia e l’inizio della Passione, comincia il sacro triduo pasquale, vertice e centro di tutto l’anno liturgico cristiano.
  • Il calcolo dei quaranta giorni: nel rito romano la Quaresima inizia con il mercoledì delle ceneri quando i fedeli ricevono sul capo le ceneri benedette. Ma nel rito ambrosiano in quel giorno è ancora in corso il Carnevale e la Quaresima inizia solo la domenica successiva. Perché? Prendiamo il calendario e, partendo a ritroso dal giovedì santo, contiamo quaranta giorni per giungere esattamente alla prima domenica di Quaresima: dunque, i quaranta giorni di penitenza (per il Rito Ambrosiano) iniziano alla sesta domenica prima di Pasqua e giungono fino al Triduo Pasquale (escluso) che prende il via con i vespri del giovedì santo. In questa prospettiva più che di digiuno di parla di penitenza in vista della Pasqua. Nel corso del Medioevo, però, la Quaresima fu considerata più un periodo di preparazione alla domenica di Pasqua, che non al sopracitato triduo pasquale. Di qui un nuovo computo: se infatti partiamo dal sabato santo e contiamo a ritroso quaranta giorni, saltando però le domeniche (in cui non si digiunava), giungiamo proprio al mercoledì precedente la prima domenica di Quaresima. Il computo fu accolto dalla Chiesa romana e si diffuse in tutto l’Occidente, tranne che in quel di Milano.

Fonte 1 by http://www.cpsette.it/differenze-tra-rito-ambrosiano-e-rito-romano-16485

Fonte 2 by http://www.cattoliciromani.com/59-liturgia-ambrosiana/31290-il-tempo-di-avvento-nel-rito-ambrosiano

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