Binocolo o binoccolo that’s the question!
Binocolo o binoccolo… detto che in italiano è corretto anche con due c (almeno così sentenziava il Piccolo Palazzi della mia infanzia) comunque sia ecco la formazione (modello calcio anni ’70). Ci siamo infatti divertiti a immaginare le caratteristiche di questo fantastico strumento ottico che permette di osservare e apprezzare le meraviglie della natura così in Cielo come in Terra… E i riferimenti agli anni ’70 del secolo scorso sono per quel bellissimo mini vocabolario dalla copertina rossa e a quel calcio che fu… spazzato poi dalla mitica Olanda dei Campionati del Mondo del 1974. Ma bando alle ciance e leggiamo la formazione:
- Portiere Il binocolo è uno strumento ottico come lo sono anche la semplice lente di ingrandimento, il cannocchiale, il microscopio e il telescopio, con l’unica differenza che il binocolo ha la capacità di sfruttare la visione binoculare (dal latino scientifico del secolo XVII binocŭlus, composto di bīnus ‘a due a due’ e oculus ‘occhio’)…
- Terzino destro Tutti gli strumenti ottici che utilizzano gli obiettivi, producono un’immagine rovesciata e capovolta di quello che osservano, come ad esempio fa il telescopio. Negli strumenti come il binocolo, è necessario poter raddrizzare l’immagine dei due obiettivi e ciò è affidato quasi sempre a dei prismi in vetro ottico, ovvero vetri che riflettono l’immagine come gli specchi.
- Terzino sinistro (fluidificante) Il binocolo è costituito da due obiettivi rifrattori, come quelli delle fotocamere o quelli dei telescopi, uno per ogni occhio, che appunto invertono destra-sinistra e capovolgono sotto-sopra l’immagine virtuale, per cui è necessario dotare questi strumenti di un sistema di raddrizzamento dell’immagine, chiamati prismi di raddrizzamento.
- Mediano Le principali caratteristiche tecniche di ogni binocolo, vengono descritte comunemente con due valori numerici (es: 10×50). Questi rappresentano rispettivamente il valore dell’ingrandimento angolare (10× – valido per oggetti all’infinito[1]) ed il diametro in millimetri della lente frontale dell’obiettivo (50 – che coincide col valore nominale della pupilla d’ingresso).
- Stopper Siccome nella visione comune ed emmetrope degli esseri umani, l’adattamento alla distanza minima di focalizzazione dell’occhio nudo è valutato come normale da 7 cm per i bambini fino a 25 cm per gli adulti (oltre è in atto la patologia chiamata presbiopia), ad esempio un binocolo 10× dotato di una escursione di messa a fuoco fino a 1 metro di distanza, è in grado di farci idealmente “avvicinare” al soggetto fino a 10 cm virtuali…
- Libero Il numero degli ingrandimenti possibili dei binocoli è piuttosto variegato, quindi si trovano modelli per utilizzo a mano libera, con ingrandimenti da 2× fino a 25× circa, per vari scopi.
- Ala destra (tornante) La luminosità nominale di qualsiasi binocolo è rappresentata dal valore della pupilla d’uscita. Questo valore si calcola dividendo il diametro espresso in millimetri (es: 50 di un binocolo 10×50) di ciascuno dei due obiettivi (le lenti più grandi anteriori o frontali) per il valore degli ingrandimenti (es: 10× di un binocolo 10×50): 50 mm : 10× = 5 mm di diametro della pupilla d’uscita.
- Mezzala destra Le lenti oculari, generalmente quelle più piccole del binocolo, sono quelle che proiettano l’immagine verso i nostri occhi e dovranno quindi avere un diametro minimo almeno pari alla pupilla d’uscita. In genere queste lenti hanno un diametro anche molto più ampio della pupilla d’uscita e questo comporta vari benefici, tra cui avere una buona visuale del campo da varie posizioni fuori asse e anche una qualità più alta dell’ottica dell’oculare.
- Centravanti Il parametro di accomodamento oculare o proiezione della pupilla d’uscita (detta anche estrazione pupillare o rilievo oculare) viene misurata generalmente in millimetri, come la distanza tra il piano dell’oculare e la pupilla d’ingresso dell’occhio, dove è possibile vedere l’intero campo visivo del binocolo, senza nessuna perdita di intensità luminosa (vignetting)…
- Mezzala sinistra (Regista) Il binocolo ha un grande vantaggio rispetto al telescopio e al cannocchiale perché permette l’utilizzo di entrambi gli occhi contemporaneamente, offrendo all’osservatore anche una possibile visione migliorata fino a 240%, per ciò che riguarda l’acutezza visiva (o risoluzione dei dettagli). E grazie appunto alla visione binoculare…
- Ala sinistra La dimensione dei binocoli può spaziare dai piccoli modelli 3×10 (usati in genere come binocoli da teatro) fino a grossi modelli 20×140 usati di più in astronomia, passando per modelli più comuni come i 6×30, 7×35, 7×50, 8×30, 8×42, 10×25, 10×32, 10×42 o 10×50, per usi generici.