Calendario Giuliano prima e dopo (parte I)

Calendario Giuliano
Calendario giuliano ieri oggi e domani

Calendario Giuliano come, quando e perché. Nel 46 a. C. Giulio Cesare

Idi di Marzo Primavera e Giulio Cesare

seguendo le indicazioni dell’astronomo alessandrino Sosigene, introdusse il calendario giuliano che prendeva il nome da lui.

Calendario Giuliano come funzionava?
L’anno composto da 365 giorni e, ogni quattro anni, ne cadeva uno di 366.

Anno bisestile 2020 anno Domini

L’escamotage, usato dal Calendario Giuliano, occorreva per recuperare le ore di scarto rispetto all’anno solare, la cui durata è di 365 giorni, 6 ore e frattaglie. Infatti, per ragioni pratiche, l’anno del calendario è composto da un numero intero di giorni. Grazie all’aggiunta del giorno in più nell’anno bisesto, si tentò di  sincronizzare il calendario con l’anno solare onde evitare, per esempio,  lo slittamento di equinozi o solstizi.

Equinozio 23 settembre

Equinozio di primavera 20 o 21 marzo?

Solstizio di inverno 22 dicembre

Calendario Giuliano i problemi
Questo accorgimento introdotto da Giulio Cesare, con il Calendario Giuliano, non riuscì però a far procedere di pari passo il calendario con l’anno solare.
Ciò in quanto la durata media dell’anno giuliano (comprendendo quindi nel computo anche gli anni bisestili) era di 365 giorni e 6 ore, mentre la giornata effettiva dell’anno era di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi.
La discrepanza di 11 minuti e 14 secondi può sembrare trascurabile? Affatto… visto che è capace di produrre un divario fra anno civile e anno solare di un’intera giornata nel giro di 128 anni e di una settimana ogni 896 anni.
Per questo motivo nel 1582, papa Gregorio XIII introdusse il calendario gregoriano, quello che usiamo tuttora…
(continua)

English version

In 46 a. C. Julius Caesar, following the indications of the Alexandrian astronomer Sosigene, introduced the Julian calendar, with the year consisting of 365 days and, every four years, a year of 366 days. This is to be able to recover the hours of waste compared to the calendar year, which lasts 365 days and about 6 hours. In fact, for practical reasons, the calendar year is made up of an integer number of days. Adding a day to leap years serves precisely to synchronize the calendar with the calendar year. If the calendar did not go hand in hand with the calendar year, there would be, over the years, a shift of the seasons throughout the year. So in 1582, Pope Gregory XIII introduced the Gregorian calendar, the one we still use today.
(The end)

Latina Versio

In XLVI a.C. Caesar sequamur consilium Alexandrinus Astronomus Sosigenes introducit calendarium Iulianum annum CCCLXV dies est per annos quattuor annum dierum CCCLXVI. Hoc est a potest ad recuperet horis ad differentiam comparari calendar annum, quae durat CCCLXV diebus et VI horis. Nam agendis causis consistit totius anni dies fastosque. Addendo una dies bisextiles est in fastis synchronizabat ut serves pressius cum solaris annus. Si fastis non acquirendae illinc participandae una cum calendar annus est, hoc est, per annos mutatione temporum per eum toto anno conseruaret. Iam autumnale aequinoctium, exempli gratia, differri potest, cum ex tempore, ex in September October, November ergo et mensura on. In MDLXXXII, Gregorius Papa publicavit  Gregorianum calendarium, per unum utimur hodie.
(Continuat)

Fonte

https://cultura.biografieonline.it/anno-bisestile/

Altri spunti e curiosità @

Calendario della Luna Verde

Image by Luigi Viazzo with Huaewi P8 Lite

I calendari Giuliano e Gregoriano