D’Annunzio modello Settimana Enigmistica

D'AnnunzioD’Annunzio in nove punti

D’Annunzio Gabriele, al secolo XIX e XX il Vate e del quale il 12 marzo cade l’anniversario dalla nascita, occorsa nell’anno Domini 1863, in quel di Pescara, per l’occasione viene declinato in modello Settimana Enigmistica, la celebre rivista che ha accompagnato e accompagna per e da decenni il tempo libero, il relax e le giornate sotto l’ombrellone per milioni di appassionati e che ha  sdoganato in Italia, tra le tante, le Parole Crociate o Cross Word che dir si voglia.

D’Annunzio e quindi… lo sapevate che l’autore di Alcione e tanti altri capolavori è stato anche inventore di alcune delle parole più usate nel vocabolario italiano quali:

  • Scudetto, ovvero il titolo e/o simbolo al quale tutte le squadre italiane di calcio aspirano ad avere cucito sulla loro maglia, è un termine che proprio il padre della Carta del Carnaro creò nel 1920; si trattava e si tratta di un piccolo scudo tricolore che aveva voluto applicare alla divisa indossata dagli italiani in una partita di calcio, organizzata durante l’occupazione della Città di Fiume;
  • Tramezzino (traduzione dell’inglese Sandwich) che nacque a Torino, anno 1925, presso il caffè Mulassano, dove il poeta coniò questo termine che deriva probabilmente dalla parola tramezzo, alias Elemento situato in mezzo a due o più altri elementi (come detta la somma enciclopedia Treccani);
  • Velivolo come nome di battesimo per quelle che fino ad allora erano nomate le navi a vela, visto che D’Annunzio era anche un esperto aviatore; 
  • Automobile declinata al femminile, mentre fino ad allora lo era stata era maschile, per la grazia, la snellezza e la vivacità che le accompagnava, anche se, a suo parere, possedevano una una virtù ignota alle donne, ovvero la perfetta obbedienza;
  • Rinascente ovvero il nome con il quale i famosi esercizi commerciali furono ribattezzati dopo che il grande magazzino, ubicato in via Santa Radegonda a Milano, nel 1917, risorse dalla sue ceneri dopo un incendio come l’Araba Fenice;
  • Vigile del Fuoco, omologo del termine di origine francese pompieri, per i quali il Vate si ispirò ai vigiles dell’antica Roma;
  • Fusoliera, la parte centrale di un aeromobile destinata a equipaggio, passeggeri e carico, è un termine che comparve per la prima volta nel Romanzo del 1910 Forse che sì, forse che no;
  • Saiwa è l’acronimo della società universalmente conosciuta per wafer e biscotti nato su suggerimento del Vate, alias Società Accomandita Industria Wafer e Affini;
  • Milite ignoto ovvero la definizione per il militare italiano non identificato, caduto nella Prima Guerra mondiale, sepolto presso l’Altare della Patria a Roma, accompagnato da una cerimonia solenne il 4 novembre 1921; detto che l’attribuzione a Gabriele D’Annunzio della sua paternità, è incerta, è viceversa sicuro che il Vate abbia svolto un ruolo fondamentale nella scelta, tra le salme non identificate, di quella che sarebbe poi diventata il simbolo di tutti i caduti e i dispersi del primo conflitto mondiale, terminato, per l’Italia, con l’Armistizio del 3 novembre 1918.

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Fonte

https://www.ilriformista.it/gabriele-dannunzio-e-le-10-parole-inventate-dal-poeta-che-tutti-utilizziamo-ogni-giorno-199831/

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