Eclisse di Sole anulare e totale

Eclisse di SoleEclisse di Sole anulare a inizio estate. Lo spettacolo sarà visibile, domenica 21 giugno, come parziale, anche in una ristretta fascia della Penisola, al centro sud all’alba.
Il fenomeno sarà visibile nella totalità lungo l’Oceano Indiano e il Pacifico Occidentale.
Eclisse di Sole anulare ecco la tabella

https://www.vercalendario.info/it/luna/italia-21-giugno-2020.html

Eclisse di Sole anulare, augurandovi di essere fra i fortunati che lo potranno ammirare, e ricordandovi di usare le precauzioni che leggerete sotto, ecco la storia, o meglio la spiegazione, di che cosa sono le eclissi di Sole (ma anche di Luna).

Eclisse di Luna in penombra con smartphone

Eclisse di Sole ed Eclisse di Luna

Nel nostro Sistema Solare

I Miti del Sistema Solare

le posizioni della Terra e della Luna sono particolari. Il diametro del disco solare è circa 400 volte più grande di quello della Luna. Ma la distanza di questa dalla Terra è circa 400 volte minore di quella del Sole. Apparentemente i due astri ci appaiono della stessa dimensione e possono quindi sovrapporsi.
Eclisse di Sole e la Luna

Luna colorata e bimbi

quindi può quindi eclissare il Sole. Teoricamente lo potrebbe fare ogni suo giro attorno alla Terra (29 giorni, 12 ore e 44 minuti), quando la Luna è al novilunio, cioè nera perché rivolge a noi il suo emisfero buio, opposto al Sole. Ma ciò non avviene perché il piano dell’orbita lunare (quello virtuale descritto dall’ellisse percorsa dalla Luna nel suo mese attorno alla Terra) non coincide con l’eclittica (il piano virtuale sul quale si muove in un anno la Terra attorno al Sole).
L’inclinazione del piano lunare di 5° fa sì che l’orbita della Luna

Luna e Saturno giganti in cielo

intersechi il piano dell’eclittica due volte al mese, una in fase ascendente e una fase discendente. Questi punti detti nodi sono quelli in cui si deve trovare la Luna nuova per nascondere il disco solare. Ma i due nodi si spostano sull’orbita lunare per l’oscillazione del piano orbitale stesso: ogni 18,6 anni circa compiono una rotazione di 360°. Solo quando la linea che congiunge i due nodi è in direzione del Sole, la Terra e la Luna sono perfettamente allineati con esso e ha luogo un’eclisse totale.
In quella occasione sarà possibile osservare la corona solare, la parte esterna dell’astro composta dalle enormi emissioni di gas incandescenti lanciati nello spazio dal Sole.

Sol Invictus la storia vera

Ma questo fenomeno si verifica abbastanza raramente. Considerando inoltre la vastità della superficie terrestre, l’interposizione della Luna occulta il Sole solo a una piccola parte della Terra. A causa della rotazione di questa, si hanno delle strisce ricurve di superficie sulle quali il Sole scompare e il cielo si rabbuia. La rifrazione dell’atmosfera impedisce il buio totale e la luce si riduce in modo simile a quello che si verifica poco dopo il tramonto. Le stelle più luminose (e i pianeti Venere, Marte, Giove e Saturno) si rendono visibili in cielo.
Sulle due fasce di superficie terrestre a fianco di quella in cui si manifesta l’eclisse totale, non tutto il disco solare viene nascosto dalla Luna e pertanto si ha una situazione di penombra (eclisse parziale) più scura verso il centro e chiara verso l’esterno dove il Sole viene occultato solo in minima parte.
In pratica l’eclisse totale si verifica nella stessa forma e alla medesima latitudine terrestre circa ogni 70 anni.
Poiché la Luna si muove velocemente, data la sua relativa vicinanza alla Terra, l’eclisse, in un punto fisso, ha una durata molto breve (poco più di 7 minuti). Per uno studio scientifico più prolungato, attualmente si utilizzano aerei appositamente predisposti per inseguire il movimento di occultazione lungo la fascia dell’eclisse. Rispetto a qualche decennio fa, gli scienziati hanno più facilità a raggiungere i punti più distanti della superficie terrestre in cui i fenomeni hanno luogo, e pertanto possono studiarli con più frequenza.
A volte l’occultazione avviene quando la Terra di trova nella posizione più vicina al Sole (perielio) e la Luna in quella più lontana dalla Terra (apogeo): il disco lunare ha un diametro apparente inferiore a quello solare e non riesce a nascondere totalmente il Sole.
Si avrà perciò un’eclisse anulare. Nel momento di massima del fenomeno il Sole apparirà con una parte centrale totalmente buia e una fascia esterna illuminata, che non permette la visione della corona.
Durante la fase culminante di un’eclisse gli animali sembrano manifestare segni di inquietudine, come se il fenomeno li turbasse in modo particolare. Gli uccelli si ritirano silenziosi nei loro nidi e anche gli animali di taglia più grossa raggiungono un’apparente tranquillità, ma è visibile la loro tensione, quale fosse una situazione di pericolo.
La temperatura dell’aria, se la giornata è bella e soleggiata, cala in modo molto repentino e anche all’uomo dà un senso di stupore particolare, forse a causa dei ricordi atavici intrinseci, quando l’eclisse era ritenuta un chiaro segno punitivo del cielo.
Anche all’inizio di un temporale il Sole scompare improvvisamente dietro le nubi, la luce si attenua e la temperatura diminuisce, ma il fenomeno è accompagnato da un calo di pressione atmosferica e, forse, questo rassicura gli animali, più sensibili di noi e abituati, e li spinge solo a cercarsi un riparo per l’imminente nubifragio.

Eclisse di Sole: come osservarla?

Premessa 1: osservare il Sole direttamente, e ancor più attraverso uno strumento ottico, è pericolosissimo e rischia di danneggiare in modo irreversibile gli occhi.
Premessa 2: se aveste qualche dubbio, consultate un esperto.

Detto questo, esistono vari modi per osservare un’eclisse di Sole, e il Sole in generale, in assoluta sicurezza.
Vediamo come:

  • Proteggersi con un vetro da saldatore se si osserva il fenomeno direttamente; è però importante che verifichiate l’indice di protezione che deve essere pari o superiore a 14.
  • Se si volesse invece seguire il fenomeno con l’ausilio di un telescopio

Telescopio il primo acquisto

e/o binocolo

Binocolo o binoccolo il dibattito è aperto

si possono utilizzare due metodi: il primo consiste nel porre davanti alla lente (se telescopio rifrattore), all’entrata del tubo (se telescopio newtoniano) o davanti alla lastra correttrice (se telescopio Schmidt-Cassegrain) un apposito filtro annerito in grado di schermare i pericolosissimi raggi solari; ne esistono di varie tipologie ma quelli più comuni ed economici sono realizzati con il cosiddetto mylar, quindi composti da due strati di plastica più o meno sottili che sono separati da un foglietto di alluminio, il quale impedisce ai raggi solari dannosi di raggiungere l’occhio.

  • Proiettare i raggi solari in uscita dall’oculare del telescopio su uno schermo formato da un cartoncino, posto ad una certa distanza dall’oculare stesso e detto punto di fuoco, in quanto si tratta del punto esatto in cui la detta immagine si mette a fuoco.
  • Dotarsi di occhialini, sempre realizzati con il sopra citato mylar, che si trovano spesso già disponibili sotto forma di fogli A4 e che possono essere ritagliati per realizzare occhiali specifici per eclisse di Sole con la montatura in cartone.
Altri spunti e curiosità @

Photo by Wikipedia

L’anello di fuoco, il fenomeno dell’eclissi solare anulare che ha meravigliato l’Asia