Gianni Rodari e il Pianeta degli Alberi di Natale

Gianni Rodari
Gianni Rodari ci lasciava esattamente 40 anni fa, il 14 aprile del 1980.

Giornalista e scrittore di origine piemontese, era capace di trasformare la fantasia in un linguaggio alla portata di tutti;vogliamo ricordarlo con una delle sue poesie più celebri, anche se fuori stagione: Il pianeta degli alberi di Natale di Gianni Rodari.
In un momento così inquietante, l’atmosfera magica del Natale forse riuscirà a strapparci un sorriso e a donarci una stilla di gioia…
Da ciascuna strofa prenderemo spunto per ricollegarci a un post del nostro blog.

Dove sono i bambini che non hanno l’albero di Natale con la neve d’argento, i lumini e i frutti di cioccolata? Presto, presto, adunata, si va nel Pianeta degli alberi di Natale, io so dove sta.
Lo sapevate che in Francia c’è un blog dedicato agli alberi di Natale piantumati dopo che i semi erano arrivati nelle case attraverso una rivista?

http://luigialfonsoviazzo.altervista.org/abete-di-natale-cercasi-disperatamente/

Che strano, beato pianeta…Qui è Natale ogni giorno. Ma guardatevi attorno: gli alberi della foresta, illuminati a festa, sono carichi di doni.
Ma lo sapevate come è nata la tradizione dell’albero di Natale?

http://luigialfonsoviazzo.altervista.org/presepe-e-albero-di-natale-la-storia-vera/

Crescono sulle siepi i panettoni, i platani del viale sono platani di Natale.
Perfino l’ortica, non punge mica, ma tiene su ogni foglia un campanello d’argento che si dondola al vento.
Lo sapevate che il Panettone non esaurisce la sua storia a Natale?

San Biagio e il panettone

In piazza c’è il mercato dei balocchi, un mercato coi fiocchi, ad ogni banco lasceresti gli occhi.
E non si paga niente, tutto gratis. Osservi, scegli, prendi e te ne vai. Anzi, anzi, il padrone ti fa l’inchino e dice: “Grazie assai, torni ancora domani, per favore: per me sarà un onore…”
Che cosa c’è di più simile al Paese dei Balocchi di un Gioco al quale non smetteresti mai di giocare?

Dama variante non Dama

Che belle le vetrine senza vetri! Senza vetri, s’intende, così ciascuno prende quello che più gli piace: e non si passa mica alla cassa, perché la cassa non c’è.
Un bel pianeta davvero anche se qualcuno insiste a dire che non esiste… Ebbene, se non esiste esisterà: che differenza fa?
Lo sapevate che c’è un pianeta immaginario con o stesso nome in vari universi?

Vulcano dall’Olimpo a Star Trek

Postilla
Sulla rivista per ragazzi Pioniere, firmata con lo pseudonimo Giampiccolo, uscì con un finale leggermente diverso:

Un bel Paese, vi pare? Qualcuno però insiste a dire che non esiste. Che importa? Si può sempre fabbricare! Basta il tempo, la voglia e la pazienza: chi mi vuole aiutare si trovi alla partenza.
“Paese immaginario!”?
Lo sapevate che non esistono solo paesi immaginari, ma anche le date…
Per esempio il 30 febbraio…

30 febbraio data possibile?

Altri spunti e curiosità @

Calendario della Luna Verde

Photo by Luigi Viazzo with Huawei P8 Lite via Instagram

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