Hercules e un afterhour ante litteram
Hercules alias Ercole finite la 10 prove… game over? Neanche per idea, diventeranno le 12 mitiche fatiche che lo consegneranno alla storia: vediamo, in dettaglio, che cosa accadde.
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Hercules e il viaggio di ritorno che si fermò lungo le delle coste della Liguria, dove fu assalito da un intero esercito: un assalto in forze che lo fece rimanere a corto di frecce. Oramai pronto al peggio, chiese aiuto al padre Giove, che fece atterrare delle pietre vicino a lui. Ercole, prontamente, le raccolse e cominciò a scagliarle contro i nemici che obbligò alla ritirata. Giunto col bestiame da Re Euristeo, pensò di aver concluso la sua odissea. Il sovrano di Micene, invece, deluse le sue attese, dicendo che in realtà non aveva tenuto fede al compito affidatogli, poiché, per uccidere l’Idra di Lerna, si era fatto aiutare dallo scudiero Iolao, e, soprattutto, si era lasciato allettare dal compenso promessogli per la pulizia delle stalle di Augia.
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Hercules ed Euristeo che, allora, gli prescrisse di superare ancora due prove ed Ercole non si perse d’animo e si recò al giardino delle Esperidi, per impadronirsi dei pomi d’oro.
Eracle uccise il Dragone con una freccia e, secondo una variante del mito citato riguardo alla costellazione del Drago, dovette chiedere aiuto ad Atlante figlio del titano Giapeto e di Climene, poiché era stato avvertito che gli dei non gli avrebbero consentito di impadronirsi personalmente dell’aureo bottino. Atlante, però, aveva il compito di reggere sulle sue spalle il peso del mondo ed Ercole, allora, lo sostituì momentaneamente in quell’impegnativo compito, dando modo al titano di impadronirsi delle mele d’oro. L’epopea dell’eroe greco si concluse finalmente con il suo viaggio nell’oltretomba. Alle porte dell’Ade, il regno di Plutone, incontrò Cerbero, il mostruoso cane dalle tre teste, con il corpo ricoperto di serpenti e la coda di drago. L’eroe, facendosi scudo con la pelle della belva di Nemea alias Leone, affrontò Cerbero a mani nude e lo trascinò davanti ad Euristeo, che, impressionato da quell’ultima impresa, liberò finalmente l’eroe dal terribile fardello che portava con sé.
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Hercules, oltre alle citate imprese, è anche protagonista di moltissimi altri episodi della mitologia greca. Fra i tanti ricordiamo, la lotta contro i Giganti a fianco del padre Giove, la partecipazione alla spedizione degli Argonauti (vedi costellazione della Nave di Argo), la liberazione di Prometeo dal suo terribile supplizio, o l’epico scontro contro i centauri nella loro grotta che portò alla fine tragica di Chirone. Sempre alle creature per metà uomini e metà equini, è legata la tragica fine dell’eroe. Questi, infatti, sposò in seconde nozze Deianira, in base ad una promessa fatta a Meleagro, fratello della sua futura consorte, che incontrò negli inferi durante la sua caccia a Cerbero. Un giorno, in compagnia della moglie, dovette attraversare il fiume Eveno che era in piena. Cavallerescamente, lasciò che sulla barca prendesse posto Deianira, in compagnia del centauro Nesso, che faceva da traghettatore sul fiume. Durante il trasbordo, mentre Hercules affrontava i vortici d’acqua a nuoto, Nesso si invaghì della sua bella compagna, che cercò di violentare. L’eroe, accortosi di quell’assalto alla virtù della moglie, uccise il centauro con una delle sue frecce intinte nel veleno dell’Idra di Lerna. Nesso, prima di spirare, diede a Deianira per farsi perdonare, del suo sangue infetto dal veleno dell’Idra, contrabbandandolo per un infallibile filtro d’amore. Tempo dopo, Deianira sospettando l’infedeltà del marito, intinse una sua maglia con il filtro d’amore di Nesso. Non appena Ercole la indossò, il veleno iniziò a brucargli la pelle, provocandogli sofferenze inenarrabili. Eracle allora si costruì una pira funeraria sul monte Eta e si diede fuoco. Così morì, e su una nuvola volò in cielo e venne accolto sul Monte Olimpo, e dove si riconciliò con Giunone e sedette a fianco del padre Giove.
I Romani conoscevano questo gruppo di stelle come l’inginocchiato e l’uomo con la clava.
E proprie delle sue stelle parleremo nella prossima puntata.
(Continua)