Il Calendario romano prima del divo Giulio Cesare, ai tempi dei sette Re di Roma, faceva le bizze, o meglio i conteggi non quadravano con l’astronomia e, si sa, la Musa Urania non faceva e non fa sconti a nessuno…
Il Calendario romano e il computo del tempo veniva quindi conteggiato in questo modo: per far quadrare il cerchio, o meglio mantenere l’anno del calendario allineato all’anno astronomico, veniva aggiunto di tanto in tanto, generalmente ad anni alterni, un mese intercalare, conosciuto con il nome di Mercedonio (in latino Mercedonius) o Mese Intercalare (Mensis Intercalaris) o ancora Mercedino (Mercedinus).
Il Calendario romano, in attesa dell’arrivo di quello Giuliano, per far quadrare i conti prevedeva che questo mese fosse inserito al termine della prima parte di febbraio (la cui durata quindi restava di 23 giorni, contro i 28 o 29 o tantomeno 30 degli anni bisestili come il 2020, per esempio); i 22 giorni inseriti a cui venivano aggiunti i 5 giorni della seconda parte di febbraio componevano un Mercedonio di 27 giorni: le sue none cadevano il quinto giorno e le Idi il tredicesimo; in questo modo l’anno intercalare, con l’aggiunta del mercedonio, risultava di 377 o 378 giorni, a seconda che iniziasse il giorno dopo o due giorni dopo i Terminalia, il giorno 23 del secondo mese, considerati la fine dell’anno religioso.
La decisione di inserire il mese intercalare, tipico dei calendari lunari per altro, spettava al Pontefice Massimo e in genere veniva inserito ad anni alterni. Inizialmente il mese intercalare era inserito con lo schema: anno normale, anno con Mercedonio di 22 giorni, anno normale, anno con Mercedonio di 23 e così via…
Il Calendario romano e un’altra riforma: i conti comunque non tornavano ancora e quindi, per correggere lo sfasamento della corrispondenza tra mesi e stagioni, dovuta all’eccesso di un giorno dell’anno medio romano sull’anno solare, l’inserimento del mese intercalare fu modificato secondo un nuovo schema: anno normale, anno con Mercedonio di 22 giorni, anno normale, anno con Mercedonio di 23 e così via per i primi 16 anni di un ciclo di 24; negli ultimi 8 anni l’intercalazione, invece, avveniva solo con mese Mercedonio da 22 giorni, tranne l’ultima intercalazione che non avveniva, dove quindi si procedeva come segue: anno da 355, anno da 377, anno da 355, anno da 377, anno da 355, anno da 377, anno da 355, anno da 355. Se vi è venuto mal di testa, nessuna paura, ma soprattutto non lanciate strali verso i poveri romani perché… il risultato di questo schema ventiquattrennale era di una grande precisione per l’epoca: 365,25 giorni…
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