Il Carnevale di Venezia (parte II)

Il Carnevale di Venezia

Il Carnevale di Venezia e la sua storia oramai millenaria arrivano alla seconda puntata. Dopo la cronologia e le maschere ecco gli appuntamenti clou che ne hanno fatto una delle kermesse più conosciute del globo.

Venezia e il Carnevale (parte I)

Il Carnevale di Venezia e il Liston

Il Carnevale di Venezia

Carnevale e date come calcolarle?

aveva il suo incipit con il cosiddetto liston, ovvero una passeggiata in cui le maschere, in pompa magna, esibivano i loro ricercati costumi. Il nome deriva dalla prima location del paseo, ovvero in campo santo Stefano dove si trovava una lista selciata (da qui il nome di liston) che attraversava la terra battuta. La passeggiata di inizio Carnevale fu poi trasferita nella più conosciuta e centralissima Piazza San Marco.

Il Carnevale di Venezia e la Festa del Giovedì Grasso
Forse non tutti sanno che da questa kermesse nasce uno dei detti più conosciuti e usati, ovvero tagliare la testa al Toro.
Ripercorriamo insieme la cronistoria di questo appuntamento che si svolgeva nella sopra citata Piazza San Marco, dove un corteo di membri della corporazioni dei fabbri e dei macellai trascinavano tre tori inghirlandati davanti al Doge; questi tagliava loro la testa tra il delirio del pubblico.
Ma quale era la motivazione di questo macabro rito?
Il tutto si riallacciava a un episodio del 1162, quando Ulrico, patriarca di Aquileia, approfittando della guerra fra veneziani, padovani e ferraresi, supportato da un’armata formata da feudatari della Carinzia e del Friuli, aveva preso d’assalto la città di Grado (parte della metropoli ecclesiastica di Venezia) e l’aveva conquistata.
La reazione della Serenissima non si era fatta attendere e lo stesso Ulrico (insieme a 12 canonici) era stato catturato e portato prigioniero a Venezia.
Per poter riacquistare la libertà aveva dovuto pagare un ingente riscatto; per ricordare questo smacco, ogni anno, durante il Carnevale di Venezia

Carnevale dal medio evo al futuro

e precisamente nel giorno del giovedì grasso, un toro e 12 maiali, simbolo dei 13 vinti, venivano giustiziati.
Il doge Andrea Gritti (nell’anno Domini 1523) decise però di risparmiare i maiali e lasciare viva solo la tradizione del Taglio della testa del toro, (che da uno diventarono tre). Da questi episodi fra storia e folklore la genesi del noto detto: tagliare la testa al Toro.

Il Volo dell’Angelo
Anche questo appuntamento che, ai giorni nostri apre ufficialmente i festeggiamenti de il Carnevale di Venezia in Piazza San Marco, ha alle sue spalle una lunga storia ricca di particolari curiosi (e ahimè anche tragici).
In principio fu un giovane funambolo turco; questi, durante un’edizione del Carnevale verso la metà del XVI secolo, con il solo ausilio di un bilanciere, camminando sopra una lunghissima corda che partiva da una barca ancorata sul molo della Piazzetta, era arrivato alla balconata del Palazzo Ducale, per porgere omaggio al Doge.
Successivamente lo spettacolo prese il nome dello Svolo dell’Angelo: in questo caso un uomo con ali posticce, appeso a una fune, raggiungeva velocissimo il palco del Doge. Nel 1759 però l’angelo purtroppo cadde dal cielo e si schiantò al suolo. Dopo quel tragico evento fu sostituito da una grande colomba di legno che scendeva spargendo coriandoli e fiori sulla folla. Nacque allora lo Svolo della Colombina, fino a quando tornò a volare, grazie alle moderne e più sicure tecniche di imbrago, un personaggio in carne e ossa, che ogni anno dà il via ufficialmente al Carnevale Romano più conosciuto della Penisola e non solo…

Carnevale Romano e Carnevale Ambrosiano

 (Fine)

Fonti:
https://evenice.it/venezia/storie-tradizioni/breve-storia-del-carnevale-venezia
http://www.carnevalevenezia.com/storia_carnevale_venezia.htm

Altri spunti e curiosità @

Calendario della Luna Verde

Photo by Luigi Viazzo with Huawei P8 Lite via Instagram

Volo dell’Angelo 2020 – video ufficiale