Informazione e responsabilità per aggiotaggio
Informazione ovvero un’arma pericolosa, come noto, ben prima dell’epoca dei social network: poi, naturalmente, nel caso in cui si manifestino delle ipotesi di reato (o illecito) scattano le responsabilità con le relative esenzioni.
Informazione o informazioni e responsabilità, dunque, facciamo un esempio nel campo dell’Economia: la responsabilità per la divulgazione di informazioni, da parte di organi interni, non è oggettiva (ovvero in generale indipendente dalla condotta tenuta da un soggetto sia essa persona fisica o persona giuridica) per una società o un ente: è quanto emerso da una recente sentenza della Cassazione Sezione VI Penale (nr. 23401 – 15 giugno 2022) in materia di responsabilità per aggiotaggio (ovvero una speculazione operata in borsa avvalendosi di informazioni riservate ndr) da parte del presidente e dell’amministratore delegato di una importante società tricolore.
Informazione e responsabilità che, nello specifico, è stata esclusa, dai cosiddetti Ermellini, perché la società prevedeva un modello di organizzazione e di gestione, senza un controllo preventivo del testo dei comunicati e delle informazioni, poi divulgate, da parte delle due figure sopra citate nel caso specifico oggetto della sentenza della cosiddetta Suprema Corte (ricordiamo per dovere di cronaca e Informazione che la Corte di Cassazione è nell’ordinamento giudiziario della Repubblica Italiana il giudice di legittimità di ultima istanza per quanto riguarda le sentenze emesse dalla magistratura ordinaria e che la sua giurisdizione non è limitata ad una particolare circoscrizione giudiziaria ma si estende a tutto il territorio nazionale; la Cassazione, infatti, è il vertice della giurisdizione ordinaria, essendo il tribunale di ultima istanza nel sistema giurisdizionale ordinario tanto penale quanto civile italiano e assicura, al contempo, l’uniforme applicazione e interpretazione delle norme giuridiche, coordinando altresì i rapporti tra le varie giurisdizioni).
Informazione e responsabilità la chiosa: premesso che va considerato ineliminabile un margine di autonomia, da parte di questi organi nell’esercizio delle loro attività all’interno di una società, le responsabilità ricadranno su di loro (e non sulla società stessa) qualora abbiano commesso il reato eludendo, in maniera fraudolenta, i modelli previsti in materia di organizzazione e di gestione, violando al contempo la fiducia che li lega alla società medesima.
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