La Giubiana la storia più o meno vera (parte I)

La GiubianaLa Giubiana è la protagonista una storia antica e affascinante. A cavallo fra gennaio e febbraio in molti borghi, città e cittadine del Nord Italia, e in particolare della Lombardia, viene bruciata la Giubiana. La tradizione popolare vuole che il manichino e/o fantoccio (arso su una pira, alla presenza del popolo e delle autorità) rappresenti la castellana traditrice della città. La Giubiana è diventata, pertanto, una sorta di rito celebrativo dell’identità e dell’orgoglio cittadini. Si tratta però soltanto di una leggenda completamente avulsa dalla realtà storica, anche se la manifestazione nel suo complesso ha una sua originalità rispetto ai ben noti esempi di folklore lombardo dello stesso periodo diffusi in vari centri, come i falò di Sant’Antonio.

Premessa: il periodo invernale è contrassegnato da una serie di celebrazioni che coincidono con il calendario astronomico, vale a dire con le tradizioni solstiziali di antica memoria.

Solstizio di inverno 22 dicembre

Si tratta di un patrimonio culturale che non è mai stato totalmente spento: lo ritroviamo nei segni più piccoli di un mondo contadino, che non ha voluto rinunciare alle proprie radici e che ogni anno rimette in scena un rito senza tempo.
Le feste invernali hanno qualcosa di affascinante, che le lega a un passato remoto di cui spesso abbiamo perso le tracce, ma che sentiamo essere parte integrante della tradizione, qualcosa di inscritto nel nostro Dna. Vedi per esempio la Candelora,

Candelora 2 febbraio festa della Luce?

oppure il Carnevale…

Il Carnevale e le sue origini (parte I)

Romano o Ambrosiano che sia…

Carnevale Romano e Carnevale Ambrosiano

Ancora oggi, nella nostra civiltà ipertecnologica, si celebrano feste che hanno conservato un legame con un universo di esperienze strettamente legate ai rituali agricoli. Rituali che sono così radicati nella nostra tradizione, forse a livello inconscio, da essere celebrate malgrado l’attenuarsi della sensibilità per la tradizione che sembra caratterizzare i nostri tempi.

Origine o origini del mito
Le ipotesi sulle origini del rito della Giubiana sono diverse…

  • Taluni prediligono una interpretazione “politica” scorgendo nell’evento una manifestazione del conflitto tra popolo e tiranno (cioè tra libertà e dispotismo) maturato nel secolo dei lumi e sfociato nelle insurrezioni popolari contro le monarchie assolute e nella conquista del potere da parte della borghesia.
  • Altri preferiscono far riferimento ai tempi dell’Inquisizione e della caccia alle streghe. Se si prova a curiosare tra le suggestioni del folklore, si scopre una credenza particolarmente curiosa, che lega quel simulacro arso nelle pubbliche piazze a una figura densa di immagini leggendarie: la strega.
    Infatti, secondo la tradizione popolare, questa festa era una sorta di annuncio pubblico dell’arrivo in città delle streghe… Un supporto a questa credenza ci giunge da un’autorità degli studi sui dialetti, Gian Luigi Beccaria, che nel suo libro più volte ristampato, “I nomi del mondo”, chiarisce: “Il nome italiano è Gibigiana, voce di origine lombarda (giubiana=fantasma, significa anche riverbero), dove gianna, strega, viene dal nome della dea Diana che in tanti dialetti sopravvive con il senso di fata o strega”.

E così, almeno in parte, nella tradizione popolare la Giubiana ha assunto i toni della strega vera e propria ed è spesso descritta nelle leggenda come una vecchia cattiva, malefica che mangia i bambini o li rapisce, gioca a carte con i morti e, tra i suoi tratti distintivi, avrebbe una gamba di colore rosso.
Ma c’è chi dice no…
(continua)

Calendario della Luna Verde

Photo by Luigi Viazzo with Huawei P8 Lite via Instagram

Festa della Giubiana