La Nebbia come, quando e perché

la Nebbia

La Nebbia tra meteo e mito

La Nebbia carta di identità: anzitutto come si forma? La nebbia, come insegnano gli uomini di scienza, è una cosiddetta idrometeora (cioè fenomeno atmosferico connesso alla condensazione dell’umidità presente nell’atmosfera terrestre) che si forma appunto per la condensazione, in prossimità del suolo, del vapor acqueo in minuscole goccioline d’acqua (la stima è di circa 5-10 micron di diametro), capaci di  modificare le proprietà ottiche dell’aria, con il risultato ben noto, soprattutto agli automobilisti (ma non solo anche a motociclisti e ciclisti), di ridurre la visibilità generale.

La nebbia non va confusa con la semplice (?) foschia: come fare per trovare la differenza in alcuni casi, è proprio il caso di dirlo, a dir poco sfumata: secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale si definisce nebbia (indicata dalla sigla FG – dall’inglese fog) quando la visibilità risulta inferiore ai 1000 metri, mentre la foschia (indicata con la sigla di BR – dal francese brume) entra in scena quando la visibilità va dai 1000 a 5000 metri. Oltre i 5000 metri si torna, per così dire, alla normalità.

La nebbia come si forma? Il fenomeno inizia quando l’umidità relativa di una massa d’aria raggiunge il 100%, in altre parole quando si registra la saturazione del vapore acqueo in essa contenuto.
Ma vi sono differenti meccanismi e condizioni affinché si arrivi alla saturazione e quindi, di fatto, si parla di diversi tipi di nebbia non senza aver anticipato che vi sono le cosiddette nebbie da  evaporazione (che si registrano in occasione dell’umidificazione della massa d’aria vicina al suolo), oppure nebbie da raffreddamento (che occorrono quando vi è il raffreddamento dell’aria).

Nebbia – ecco l’elenco delle diverse nebbie (in Valpadana e non…)

  • Nebbia da irraggiamento che si forma generalmente dopo il tramonto del Sole, ovvero quando il suolo cede calore allo spazio tramite irraggiamento, raffreddandosi; in questa situazione la temperatura degli strati d’aria, prossimi al terreno, si abbassa sino a raggiungere la cosiddetta temperatura di rugiada, permettendo in questo modo la condensazione delle goccioline in acqua allo stato liquido; trattasi di fenomeno tipico delle notti con cielo sereno, vento poco intenso, elevato grado di umidità, presenza di inversione termica ed atmosfera molto stabile, con la conseguenza che lo strato nebbioso generalmente si mantiene sotto i 300 metri.
  • Nebbia da avvezione che si forma quando l’aria umida e calda passa (appunto per avvezione) al di sopra il terreno freddo e viene così raffreddata anch’essa; si tratta di un fenomeno frequente vicino al mare, quando l’aria tropicale incontra ad alte latitudini acqua più fredda, anche se capita che si manifesti quando un fronte tiepido passa al di sopra di un’area abbondantemente innevata; tra le nebbie d’avvezione vanno annoverate anche quelle che si formano quando l’aria calda marittima raggiunge, durante le ore notturne, la terraferma e altresì le nebbie di fondovalle, dove, durante la notte, l’aria fredda accumulatasi scende e si deposita lungo i pendii delle montagne.
  • Nebbia da umidificazione ovvero la forma più localizzata di questo fenomeno, è generata dall’aria fredda che passa sull’acqua molto più calda; frequente nelle regioni polari (e quindi dove in estate invece va in scena il Sole di Mezzanotte) e intorno ai laghi più grandi e più profondi nel periodo del tardo autunno o a inizio dell’inverno; il fenomeno spesso trascende in nebbia ghiacciata (la cosiddetta galaverna vedi anche sotto) o brina.
  • Nebbia frontale (detta anche nebbia da precipitazione) si forma quando una precipitazione cade nell’aria secca dietro alla nube, con la conseguenza che le goccioline liquide evaporano per trasformarsi in vapore acqueo; quest’ultimo si raffredda e, raggiunto il sopra citato punto di rugiada, condensa generando la pioggia.
  • Nebbia cosiddetta congelata; si verifica quando le goccioline di nebbia si trovano allo stato liquido nonostante la temperatura dell’aria sia inferiore a 0°C; quando le goccioline entrano in contatto con una superficie fredda gelano e formando la galaverna detta anche ghiaccio chiaro.
    Ma questa è un’altra storia magari in attesa che dopo la neve in scatola… magari arrivi the fog in a box…

(continua)

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Photo by Luigi Viazzo 

Fonti

https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/la-nebbia–cos–e-e-come-si-forma–50308

https://it.wikipedia.org/wiki/Nebbia

English Wiki Version

Fog is a visible aerosol consisting of tiny water droplets or ice crystals suspended in the air at or near the Earth’s surface. Fog can be considered a type of low-lying cloud usually resembling stratus, and is heavily influenced by nearby bodies of water, topography, and wind conditions. In turn, fog has affected many human activities, such as shipping, travel, and warfare…

https://en.wikipedia.org/wiki/Fog

Latina Versio

https://la.wikipedia.org/wiki/Nebula_(meteorologia)

Esperanto

https://eo.wikipedia.org/wiki/Nebulo

Nebbia: cosa è e come si forma questo fenomeno