Leone Minore – Leo Minor – LMi

Leone Minore

Leone Minore – Leo Minor il fratellino in cielo

Leone Minore è una costellazione del cielo settentrionale poco significativa che si trova fra Orsa MaggioreLeone: introdotta nel 1687 dall’astronomo polacco Johannes Hevelius (alias Jan Heweliusz) ha tuttavia delle peculiarità che andiamo a presentare.

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Leone Minore: detto che all’epoca della sua introduzione non sembrò destare grande entusiasmo fra i cartografi celesti e che la stella più luminosa (come meglio vedremo oltre) è 46 LMi (magnitudine 3.8 e colore arancione), va ricordato come il celebre Zodiaco del Tempio di Dendera in Egitto raffigurasse un cancro o granchio in quella zona di cielo e che nel suo libro Star Names, Il Nome delle Stelle, Richard Hinckley Allen affermasse che queste stelle, con le altre delle zampe dell’Orsa Maggiore (da notare le coppie ν e ξ e λ e μ), dessero vita a un caratteristico scarabeo (lo scarafaggio del letame del Nilo) con le sue zampe anteriori distese.

Leone Minore: ricordato che la costellazione scompare alle medie latitudini meridionali, e culmina a mezzanotte il 23 febbraio (il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra gennaio e giugno, ma poiché la sua declinazione non è particolarmente settentrionale, può essere osservata, seppur con qualche difficoltà, anche dalla fascia temperata australe ndr), va sottolineato che raffigura un cucciolo di Leone che si accompagna al Leone zodiacale, e fu formato con stelle deboli che non appartenevano a nessuna costellazione e non ci sono leggende associate ad essa.

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Leone Minore ovvero una costellazione senza stella α (sebbene ci sia una β) causa una svista dell’astronomo inglese del XIX secolo Francis Baily; detto che  Hevelius non classificò nessuna delle stelle nelle costellazioni di sua invenzione, l’operazione fu compiuta 150 anni più tardi da Baily il quale assegnò la lettera beta alla seconda stella in ordine di brillantezza del Leone Minore, ma per errore lasciò senza lettera la più brillante, anche se secondo lo storico sopra citato R. H. Allen, Hevelius diede a questa stella il nome Praecipua, che significa La Principale, denominazione he peraltro non ha mai preso definitivamente piede.

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  • 46 LMi (Praecipua): stella gigante di classe spettrale K0 situata ad una distanza di circa 98 anni luce e con magnitudine apparente di 3.83.
  • β LMi: gigante di classe spettrale G8; è una binaria di magnitudine 4.2 e le sue 2 componenti orbitano tra loro in un periodo di 37 anni.
  • R LMi: variabile (di tipo Mira – Ceti) di lungo periodo e che varia tra le magnitudini 6.3-13.2 lungo un periodo di 372,19 giorni.
  • 20 LMi: binaria situata a soli 14,9 parsec (1 parsec =  3,26 anni luce) dal Sole.
  • RX LMi: variabile semiregolare le cui oscillazioni sono apprezzabili anche a occhio nudo, dato che in fase di massima la sua luminosità è pari a 5,1, mentre in fase di minima si porta al limite estremo della visibilità ad occhio nudo (magnitudine 6,0).

Grazie all’assenza delle polveri galattiche si possono osservare diverse galassie con strumenti semi professionali tra e quali:

  • NGC 3344 – una galassia di magnitudine apparente 10.2 con una dimensione angolare di 7 minuti d’arco;
  • NGC 3003 – a forma di spirale barrata;
  • NGC 2859 – di forma lenticolare.

Da segnalare che nel 2009 è stato scoperto un pianeta extrasolare orbitante attorno alla stella nana gialla HD 87883, di magnitudine 7.56.

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