Luna Nera fra astronomia, astrologia, letteratura e mito
Luna Nera e una storia che prende il via, secondo talune fonti, nel 1618 quando l’astronomo e gesuita ferrarese Giovan Battista Riccioli (1598-1671), cartografo della Luna, pare abbia sostenuto l’esistenza di un secondo satellite della nostra Terra.
Luna Nera e si racconta infatti come, durante le sue osservazioni, Riccioli avesse scorto un piccolo punto scuro e ritenendo che quell’oggetto fosse una seconda oscura Luna la avesse appunto ribattezzata Luna Nera: ma non è tutto, visto che sembra ne avesse definito l’orbita (ellittica), il moto giornaliero apparente in cielo (stimato in 3° circa). Pare, infine, che si fosse accorto che l’osservazione/scoperta fosse dovuta a un difetto nella lente del telescopio e quindi arrivò la sua smentita…
Luna bis che peraltro non era una novità visto che anche nell’antico Egitto si credeva che la Luna avesse una sorella, nomata Nephtys, medesimo nome della sorella di Iside, Osiride e Seth, senza dimenticare il pianetino al-Kaid degli astrologi arabi, in grado di compiere con moto retrogrado il giro dello zodiaco in circa 144 anni, per arrivare al 1846 quando il nuovo satellite veniva individuato Frederic Petit (1810-1865); questi affermò come la sera del 21 marzo fosse stato individuato, da tre astronomi francesi (Lebon e Dassier a Tolosa e Larivière ad Artenac), un secondo satellite terrestre del quale calcolò le coordinate e andò alla ricerca per tutta la sua vita e del quale abbiamo già parlto nel post Luna fantasma o Luna grigia?
Luna Nera che salta oltre la Manica (nella terra di God Save the Queen), visto che gli astrologi inglesi riprendono in mano la questione, per la precisione nel 1918, anno della Fine della Prima Guerra Mondiale, l’astrologo, teosofo nonché occultista Walter Gorn Old (1864-1929), in arte Sepharial, assegna un nome a questo ipotetico secondo satellite terrestre chiamandolo Lilith; da segnalare che furono altresì stampate anche delle Effemeridi dedicate (anche qui il moto giornaliero era di 3°) sulla base dei calcoli effettuati dell’astronomo tedesco Georg Waltemath un ventennio prima (nel 1898 per la precisione).
Luna Nera uno step astronomico o presunto tale: nel 1930 si ritorna nella terra del 14 luglio (quasi in una sorta di passaggio in stile Rugby) dove l’astrologo e occultista Pierre Rougié (1884-1953), in arte Dom Néroman, identificò la Luna Nera con l’apogeo lunare, ovvero il punto dell’orbita lunare più lontano dalla Terra, creando non poca confusione: Luna Nera era il secondo (e molto presunto) satellite terrestre (alias un corpo fisico) o un punto immateriale nello spazio?
Come uscire da questo empasse? La soluzione era identificare la nostra Luna Nera non l’apogeo lunare ma il secondo fuoco vuoto dell’orbita lunare anche per la difficoltà di stilare Effemeridi precise per l’apogeo lunare, considerata la complessità dell’orbita della Luna stessa; tra i fautori di questo cambiamento l’astrologo francese Max Duval (1930-2000). Ma a questo punto, parafrasando Michele Lubrano, la domanda sorge spontanea: che cosa è il secondo fuoco dell’orbita lunare? Premesso che anche l’orbita lunare, essendo un’ellisse, ha due fuochi, uno è occupato dalla Terra mentre l’altro è vuoto: ed è questo secondo fuoco vuoto al quale viene assegnato il nome di Luna Nera o Lilith2 per non creare confusione con quella originale: quest’ultima era citata in un mito dove si narra che fosse la prima moglie di Adamo (prima di Eva) che, non volendo sottostare al marito, fosse fuggita da lui e quindi da Dio; ça va sans dire quindi che, se si identifica la Terra con Adamo (uomo), allora il punto più lontano che la Luna (donna) raggiungerà rispetto alla prima sarà il regno di Lilith.
Fonte
http://www.renzobaldini.it/lilith-o-luna-nera/