Neowise ancora spettacolo in cielo
Neowise C/2020 F3 (NEOWISE) è il nome, la sigla di una cometa
scoperta il 27 marzo 2020 dal telescopio spaziale NEOWISE. Neowise, raggiunto il perielio, punto più vicino al Sole il 3 luglio e il suo punto più vicino alla Terra, il perigeo, il 23 luglio, ha dato spettacolo nelle torride notti d’estate, prima che l’avanzata fase lunare
e la relativa illuminazione ne offuscassero in parte la luminosità e il fascino delle due code (di gas-polveri e ioni, detta anche coda di plasma). Ma lo spettacolo non è finito a patto di usare gli strumenti ottici, quali telescopi
e/o
binocoli.
Neowise, come detto, prende il nome da uno scopritore meccanico. Va ricordato che è il primo osservatore (o i primi osservatori se la scoperta avviene contemporaneamente e in modo indipendente) sia esso in carne e ossa o in metallo (metalli) a dare il nome a questa classe di oggetti celesti, i cui rappresentanti più conosciuti sono rispettivamente la Cometa di Halley
http://luigialfonsoviazzo.altervista.org/cometa-di-halley-la-stella-di-natale/
e la cosiddetta Stella di Natale.
Neowise ecco il suo papà: si tratta di WISE (Wide-Field Infrared Survey Explorer – Esploratore e Cartografo a largo campo nell’Infrarosso) è un telescopio spaziale, dotato di uno specchio di ben 40 cm di diametro, lanciato dalla NASA il 14 dicembre 2009 nell’ambito del Programma Explorer, nella cui serie è censito con il numero 92; il satellite che ospita il telescopio compie il suo giro intorno alla Terra in un’orbita polare, che gli permette di percorre di passare sopra entrambi i poli del nostro pianeta, ha come obiettivo raccogliere immagini che assicurino una copertura del 99% del cielo; è previsto che registrerà 1,5 milioni di immagini, una ogni 11 secondi; tra i gli obiettivi di WISE scandagliare le stelle
poco luminose e più fredde (vedi nane brune), galassie con maggiori emissioni nell’infrarosso, oltreché asteroidi e comete
(conosciuti anche con l’acronimo NEO – Near Earth Object, ovvero oggetti prossimi alla Terra), di qui il nome Neowise.
Neowise la storia: alla data della scoperta si trovava nella costellazione australe della Poppa, facente parte dell’asterismo della Nave di Argo
per poi muoversi in direzione del Cane Maggiore; attraversata l’eclittica, la linea lungo la quale apparentemente si muove il Sole
in realtà il piano sul quale orbitano i pianeti del nostro Sistema Solare
l’1 luglio è transitata nella costellazione dell’Ariete, per giungere al sopra citato perielio (44 milioni di km) nella costellazione dell’Auriga, per giungere alla minima distanza dalla Terra (perigeo – 103 milioni di km, quando ha raggiunto la magnitudine di 0,9 diventando quindi visibile a occhio nudo) fra le stelle nell’Orsa Maggiore; a seguire è passata a inizio agosto nella Chioma di Berenice per dirigersi verso gli astri del Boote e della Vergine. Riattraverserà infine l’eclittica nel mese di novembre quando si troverà nella costellazione zodiacale dello Scorpione.
Carta per gentile concessione del Gruppo Astrofili Lariani
Giova sottolineare come la presenza nelle costellazioni sia apparente; infatti le stelle di questi asterismi sono a svariati anni luce da noi e fanno da sfondo alla cometa che si trova appunto all’interno del nostro Sistema Solare; il punto più lontano da noi, o meglio dal Sole, l’afelio si situa nella Fascia di Kuiper ben oltre l’orbita di Plutone.
Visto si allontana da noi, potrà essere osservata solamente con un telescopio
o un buon binocolo
fino a scomparire totalmente (in attesa del suo ritorno previsto fra ben 6.683 anni).
Neowise, come detto sopra, mostra due code, come peraltro tutte le comete
anche se l’ampiezza dipende dalla massa dell’oggetto e l’avvicinamento al Sole:
una formata da polveri di colore giallastro in quanto riflette la luce del Sole
e l’altra di colore bluastro formata da ioni. Le due code possiedono direzioni differenti in quanti i gas, specialmente se ionizzati, sono molto più influenzati dal vento solare e dai campi magnetici rispetto alla polvere rilasciata dal giaccio sublimato dalle comete.
English Wiki version
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https://eo.wikipedia.org/wiki/C/2020_F3_(NEOWISE)
Fonti
https://it.wikipedia.org/wiki/Wide-field_Infrared_Survey_Explorer
https://it.wikipedia.org/wiki/C/2020_F3_(NEOWISE)
https://www.ilmeteo.it/notizie/neowise-la-grande-cometa-si-allontana-ultimi-giorni-per-poterla-osservare-ancora-ecco-dove-cercarla-video-203329