Pasqua la data origini e Consiglio di Nicea
Pasqua la data, o meglio il modo per calcolarla, fu stabilita precisamente dal concilio di Nicea, città dell’Asia Minore – attuale Turchia – nell’anno 325 d.C. Ma che cosa successe nel dettaglio?
Pasqua la data e il Concilio di Nicea
Tutto partì da qui. Si trattò del primo concilio ecumenico (cioè universale) della storia della Chiesa.
Fu convocato dall’Imperatore Costantino (autore dell’omonimo editto del 313 d. C. che stabiliva come a nessuno potesse essere negata la possibilità di aderire ai riti cristiani o a qualsiasi altra religione, detto anche editto di Milano in quanto fu promulgato nella città del futuro Vescovo e Santo Ambrogio)
per ristabilire all’interno della Chiesa e nell’Impero di Roma la pace turbata dall’eresia di Ario (l’Arianesimo non negava la Trinità, ma professava il cosiddetto adozionismo, ovvero sosteneva che Gesù non fosse ingenerato ed eterno come il Padre, ma generato e in un certo senso adottato dal Padre, quindi non identificabile con Dio stesso ndr), si tenne nel periodo di maggio-giugno del 325 d.C. Presieduto dall’imperatore stesso, sotto il pontificato di Silvestro I, ospitò circa 300 vescovi provenienti da tutte le province dell’Impero Romano, nato dopo l’assassinio di Giulio Cesare che ne fu l’ispiratore e che fu fondato dal suo figlio adottivo Ottaviano Augusto.
Tra le decisioni assunte dal consesso fondamentale per la storia della Chiesa, la condanna del sopracitato arianesimo (anche se la polemica sulla natura di Gesù si protrasse ancora per secoli) con la conseguente conferma della natura divina del Salvatore, l’emanazione norme che stabilivano il principio del celibato ecclesiastico e la decisione di celebrare la Pasqua nella prima domenica dopo il plenilunio successivo all’Equinozio di primavera.
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