Perseidi Lacrime di San Lorenzo il vademecum

Perseidi

Perseidi e meteore in generale: consigli per l’uso

Perseidi, alias lacrime di San Lorenzo, ovvero le meteore più conosciute da appassionati di astronomia e non; detto che il massimo è previsto nella notte fra il 12 e il 13 agosto, questi sono i suggerimenti dei cacciatori che, nel corso dell’anno, seguono i principali sciami meteorici che popolano il nostro cielo.

Il problema principale che deve affrontare il cacciatore di meteore è costituito dalle luci sia naturali sia artificiali e che possono disturbare l’osservazione. Per quanto riguarda le luci naturali, l’osservatore può essere disturbato dalla Luna e la cui forte luminosità (soprattutto a cavallo del plenilunio, giorno di potenziali eclissi) può offuscare il cielo nella seconda parte della notte.

Basterà comunque, in questi casi, lasciare il nostro satellite naturale (alias Luna) alle spalle per non rimanere abbagliati dalla sua luce e continuare con profitto l’osservazione.

Per quanto riguarda invece le luci artificiali, il primo consiglio è ovviamente di allontanarsi dalla città. Infatti, allontanandosi dalla città e salendo contemporaneamente di quota, oltre a evitare l’inquinamento luminoso, si potrà evitare di essere disturbati dalla cappa di smog e di umidità che costituisce una sorta di barriera fra l’osservatore e il cielo.

Le Perseidi (come altri sciami contraddistinti da meteore molto luminose), però, in caso di cielo limpido, possono essere osservate con profitto anche dai centri cittadini, a patto di schermare opportunamente le luci parassite, quali lampioni o finestre illuminate. Naturalmente, chi si recasse in luoghi di montagna, dovrà portare con sé un abbigliamento adeguato per ovviare al freddo e all’umidità della notte e cercare un luogo comodo per osservare il cielo. Considerato, poi, che le  meteore si irraggiano a 360° dal radiante (zona del cielo dal quale le scie luminose sembrano partire) non esiste una zona preferenziale della  volta celeste da tenere sotto controllo.

Un ultimo consiglio: l’occhio necessita di un tempo di almeno un quarto d’ora per abituarsi all’oscurità e quindi gli osservatori non dovranno scoraggiarsi se, non appena alzati gli occhi al cielo, non dovessero osservare una di queste splendide meteore. Con un po’ di pazienza e di costanza si potranno così  osservare, nel corso della  notte, anche dei bolidi, ovvero scie di luce che raggiungono una luminosità fino a 100 volte maggiore di quella delle  stelle più brillanti della volta celeste.

La Luna è una severa maestra (I)

Poesia e Luna con Eclissi

Luna colorata e bimbi

Altri spunti e curiosità @