Re Magi e Barbarossa et Milano

Re Magi e Barbarossa

Re Magi e Barbarossa @ Milano e… oltre

Re Magi e Barbarossa una storia da Milano, terra di Sant’Ambrogio e del Carnevale Ambrosiano, a Colonia e ritorno senza dimenticare la Terra Santa: Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, come noto, sono i Re Magi (secondo alcuni in arrivo addirittura dalla Cina) venuti da Oriente, e pervenuti il giorno della Befana, seguendo la stella di Natale (oppure una cometa?).

Re Magi e Barbarossa una storia fra re, o forse solo (?) astronomi, appartenenti popolazione dei Medi (seguaci di Zoroastro, provenienti dalla Persia e antenati degli attuali Curdi ndr), dei quali parla Matteo (nell’omonimo Vangelo) che, dopo aver fatto visita a Erode, con o senza l’aiuto di una vecchia signora, alias Befana…, proseguirono il loro viaggio alla ricerca di Gesù, per approdare alla grotta di Betlemme con le fatidiche offerte di oro, incenso e mirra (ed è proprio grazie il riferimento ai tre doni che si deduce che fossero in tre, in quanto l’evangelista Matteo si riferisce ad alcuni Magi); va detto, a onor di cronaca, che i nostri sono citati anche in un vangelo apocrifo, dove di loro si dice che si chiamassero Melkon (re dei Persiani), Gasparre (re degli Indiani) e Balthasar (re degli Arabi), anche se la vera differenza, rispetto ai magi “ufficiali” la faceva  l’elenco dei doni (nella variante apocrifa spezie, pietre preziose, perle e tessuti pregiati).

Re Magi e Barbarossa ma, soprattutto, come i arrivarono a Milano: secondo alcune fonti i nostri, dopo la crocifissione di Gesù, tornarono a Gerusalemme dove morirono da martiri, mentre le loro spoglie furono individuate da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, e quindi traslate a Costantinopoli, nell’allora chiesa di Santa Sofia; qualche anno dopo l’imperatore Costanzo (IV secolo dopo Cristo), le donò a Eustorgio, predecessore del sopra citato Sant’Ambrogio al seggio vescovile ambrosiano: si narra che il viaggio da Bisanzio per trasportare le spoglie contenute in un’arca i di marmo (mezzo di trasporto un carro trainato da buoi) fu tutt’altro che una passeggiata; ma il risultato fu raggiunto e l’allora vescovo fondò la sua basilica per far riposare in pace i Tre Re.

Re Magi e Barbarossa e finisce la pace… perché nel 1164 Federico Barbarossa fece distruggere e saccheggiare Milano ma non è tutto… nonostante il tentativo dei fedeli di nascondere i resti dei Magi nella chiesa di San Giorgio in Palazzo, l’imperatore del Sacro Romano Impero li trovò e li portò con sé a Colonia, dove fece costruire, onde ospitarli, la celeberrima cattedrale gotica, mentre nella chiesa di Sant’Eustorgio rimase un grande sarcofago vuoto, sul cui coperchio fu scolpita una stella cometa e la scritta Sepulcrum trium Magorum (il sepolcro dei Tre Magi); il viaggio per portare le reliquie in terra allemanna attraversò varie città e borghi, tra i quali Civello di Villa Guardia (in Provincia di Como) dove il oro passaggio viene festeggiato la prima domenica dopo l’Epifania (nel 2021 il 10 gennaio ndr), quando si celebra la solenne Festa del Bambin (Bambino).

Re Magi e Barbarossa storia senza lieto fine? In realtà no, il lieto fine, anche se in parte, andò in scena, visto che nel 1904, l’arcivescovo, Cardinal Ferrari, riuscì a spuntare un accordo per suddividere i resti dei Magi fra le due città, e così riportò ad Mediolanum una parte di quel che il Barbarossa aveva portato verso nord nel XII secolo, che riposa nel transetto destro del Duomo di Milano, in una teca sopra l’altare.

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Fonte

https://www.viaggivicini.it/i-re-magi-a-milano-nella-basilica-di-s-eustorgio/

I Re Magi a Milano – Italia.it