San Abbondio patrono di Como
San Abbondio fu a partire dal 440 Vescovo di Como, città dove morì in data incerta (compresa fra il 469 e il 499). I suoi resti sono ospitati nella basilica della città lariana della quale è patrono e nella quale arrivò per promuovere la sua attività missionaria nelle zone montuose del Lario
e vicino a Lugano, all’epoca ancora non cristianizzate.
San Abbondio la vita: detto che ignoto è il luogo di origine, si sa però che conosceva bene il greco; infatti, prima di dedicarsi a tempo pieno al servizio episcopale, era stato mandato dal Papa Leone I Magno a Costantinopoli per dirimere, con successo, la questione dottrinale sulle due nature di Cristo suscitata da dal vescovo Nestorio e dall’archimandrita Eutiche, in poche parole l’Arianesimo – condannato come eretico dal Concilio di Efeso nel 431 – secondo la quale alle due nature, divina e umana, di Cristo avrebbero corrisposto anche due diverse persone.
San Abbondio tra lago di Como
e Costantinopoli: detto che il suo emblema è il Bastone pastorale, la prima data certa che lo riguardi è il 17 novembre del 440; in quel giorno Abbondio, già collaboratore del vescovo Amanzio in Como, riceve la consacrazione episcopale come suo successore. Ma proprio per dirimere l’eresia della quale sopra, deve andare a Costantinopoli come legato pontificio presso l’imperatore Teodosio II. E lì Abbondio dovrà ristabilire in modo duraturo l’unità nella fede.
Morto anche l’imperatore Teodosio II nel 450, Abbondio a Costantinopoli trova il suo successore nella persona di Marciano e porta a termine la missione facendo accettare il documento pontificio da tutti i vescovi d’Oriente, con in testa quello di Costantinopoli.
San Abbondio tra Como e Roma: la stesura del documento rappresentò un grande successo per Abbondio, accolto festosamente a Roma da papa Leone nel 451. Dopo una missione nel Nord Italia durante la quale ribadisce l’unità della fede contro le derive ariane, potè diventare vescovo di Como a tempo pieno e annunciando il Vangelo nelle regioni montane, nella zona di Lugano e in altre terre non ancora cristianizzate. Così il diplomatico e teologo diventa predicatore.
San Abbondio muore in un giorno di Pasqua
anche se non si conosce con certezza l’anno della morte, indicato da alcuni nel 469, da altri nel 488 o nel 499.
San Abbondio e il Martirologio Romano: quest’ultimo lo ricorda il 2 aprile, mentre la diocesi di Como lo festeggia il 31 agosto, giorno della festa patronale della città capoluogo del Lario.
Fonte: http://www.santiebeati.it/dettaglio/34400
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La basilica di Sant’Abbondio a Como – AAUR-031_085