San Luigi il Santo dell’estate
San Luigi Gonzaga è da sempre associato all’inizio della stagione calda, visto che si festeggia proprio il 21 giugno, data nella quale spesso cade anche il solstizio d’estate,
quindi l’inizio dell’estate astronomica.
San Luigi, se da una parte è sinonimo di giornate all’aperto, notti bianche e buon umore per la stagione calda al via, e che si chiuderà fra tre mesi con l’equinozio d’autunno,
dall’altra ha una storia ricca di devozione che vale la pena di essere ripercorsa e ricordata.
Anche alla luce delle recenti e drammatiche vicende legate alla pandemia targata Covid 19,
considerato che nel corso della sua vita incrociò varie volte epidemie e malattie, al punto che, nel 1991, Giovanni Paolo II lo nominò patrono dei malati di AIDS.
San Luigi i primi passi
Figlio primogenito di Ferrante Gonzaga, primo marchese di Castiglione delle Stiviere, nacque nel castello di famiglia in data 9 marzo 1568. Primo di otto figli, e quindi erede al titolo nobiliare paterno, fin dalla prima infanzia fu educato alla vita militare. All’età di sette anni, tuttavia, avvenne la sua conversione, episodio che cambiò per sempre la sua esistenza.
A conferma di quanto detto sopra, ricordiamo che nel 1576 scoppiò un’epidemia nel feudo e che, con il fratello minore Rodolfo, fu trasferito presso il granduca Francesco I De Medici, in quel di Firenze, dove, nella basilica della Santissima Annunziata, fece voto di perpetua verginità. Tre anni dopo, rinunciò al titolo di futuro marchese di Castiglione, in favore sempre del fratello Rodolfo, mentre nel 1580 ricevette la Prima Comunione da Carlo Borromeo.
San Luigi le opere
Luigi studiò lettere, scienze e filosofia, lesse testi spirituali e relazioni missionarie e, all’età di 17 anni (25 novembre 1585), entrò come novizio nella Compagnia di Gesù (Gesuiti) a Roma. Studiò teologia e filosofia ed ebbe tra i suoi insegnanti San Roberto Bellarmino che divenne anche suo direttore spirituale.
Dopo varie peregrinazioni, che lo portarono a Madrid, Mantova e Milano, lo ritroviamo nella città delle Idi di marzo.
dove, nel biennio 1590/1591, una serie di malattie infettive, quasi un prequel dell’attuale Corona Virus
uccisero a Roma migliaia di persone, inclusi tre papi: Sisto V, Urbano VII e Gregorio XIV.
San Luigi (all’epoca solo ancora Luigi Gonzaga), insieme a San Camillo de Lellis ed alcuni confratelli gesuiti, si prodigò intensamente ad assistere i più bisognosi. Malato da tempo, si dedicava solo ai casi non contagiosi, ma, un giorno, trovato in strada un appestato, se lo caricò in spalla e lo portò all’ospedale. Pochi giorni dopo, il 21 giugno del 1591, morì, all’età di soli 23 anni.
San Luigi e la beatificazione
Detto sopra della nomina, targata 1991, da parte di Papa Giovanni Paolo II, ricordiamo che Luigi Gonzaga fu beatificato il 19 ottobre 1605 da papa Paolo V, mentre il 31 dicembre del 1726 San Luigi venne canonizzato con un altro gesuita, San Stanislao Kostka, da parte di papa Benedetto XIII che lo nominò, tre anni dopo, anche protettore degli studenti nel 1729. Nel 1926 fu infine proclamato patrono della gioventù cattolica da papa Pio XI.
English Version
https://en.wikipedia.org/wiki/Aloysius_Gonzaga
Piemontese
https://pms.wikipedia.org/wiki/Luis_Gonzaga
Esperanto
https://eo.wikipedia.org/wiki/Luigi_Gonzaga
Fonte
https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Gonzaga