San Valentino festa degli innamorati?

San ValentinoSan Valentino in principio furono i Lupercalia e dolori…

San Valentino, 14 febbraio, festa degli innamorati. Ma l’origine di questa festa, 100% romantica, di romantico, a dire il vero, ha ben poco.
Vediamo perché:

La tradizione di San Valentino protettore degli innamorati in tarda epoca romana, nel 496 d. C. per la precisione, quando il papa in carica, al secolo Gelasio I, decise di porre fine alla festa dei Lupercalia. Si trattava di antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco in qualche modo collegati ai nostri Carnevale

Carnevale dal medio evo al futuro

e Candelora

Candelora 2 febbraio festa della Luce?

per arrivare fino alla Giubiana.

La Giubiana la storia più o meno vera (parte I)

Questi riti si celebravano intorno al 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti sfrenati oramai incompatibili con la morale e l’idea di amore dei cristiani ampiamente diffusasi prima e dopo l’editto di Costantino (313 d. C.).

Ma in che cosa consistevano, in particolare, i Lupercalia?

San Valentino il prequel: il momento clou delle Lupercalia cadeva quando le matrone romane si offrivano, propria sponte e addirittura per strada, alle frustate di gruppo dei giovani nudi, devoti al selvatico Fauno Luperco. Perfino le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale, nella convinzione che portasse bene al nascituro (sic!).
Non è necessario sottolineare come tutto ciò fosse in contrasto con l’amor cortese del Cristianesimo…
Allora entrò in scena il nostro Gelasio I che, per operare una sorta di refresh della festa, decise di anticiparla al giorno precedente, 14 febbraio per l’appunto, giornata dedicata al nostro San Valentino, che divenne quindi il protettore degli innamorati.
Tutto fatto, tutto a posto? Neanche per sogno. Sì perché di San Valentino ne esiste addirittura una coppia. Sono infatti due i Santi che portano il suo nome.
Scopriamo qualcosa di più…
In realtà esistono molti Santi di nome Valentino, ma due sono i più conosciuti.

San Valentino da Terni; nato in quella che un giorno era Interamna (e oggi Terni) nel 176, proteggeva gli innamorati (si dice abbia messo pace tra due fidanzati che litigavano, offrendo loro una rosa), li guidava verso il matrimonio e li incoraggiava a mettere al mondo dei figli. Ma non è tutto: guariva anche gli epilettici.

Del secondo San Valentino è stato tramandato che sarebbe morto a Roma il 14 febbraio del 274, decapitato, anche se la sua storia è da taluni ritenuta invece una mera leggenda.
Ad ogni modo, storia o leggenda che essa sia, si narra che il futuro San Valentino sarebbe stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino (di fede invece pagana). Le nozze, tra l’altro, furono anche officiate in fretta, visto che la giovane era malata. E i due sposi sarebbero passati a miglior vita, insieme, proprio mentre Valentino li benediceva.

Per chiudere il cerchio della storia, leggenda, tradizione del nostro San Valentino, ecco un moderno padrino per giunta letterario: Geoffrey Chaucer, autore dei Racconti di Canterbury, alla fine del ‘300 scrisse (per rendere ancora più solenni le nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia) The Parliament of Fowls, ovvero Il Parlamento degli Uccelli. Si tratta di un poema in 700 versi che associa Cupido proprio a San Valentino.

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Photo by Luigi Viazzo with Huawei P8 Lite via Instagram

Fonte:
https://www.focus.it/cultura/storia/san-valentino-storia

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