Santa Sindone choc: spunta Giotto?

Santa Sindone

Santa Sindone choc: spunta la firma di Giotto?

Santa Sindone choc: celata nel volto di Gesù morto, nella Sacra Sindone, ci sarebbe addirittura la firma di Giotto. Con tanto di data, 1315, in linea con le analisi al carbonio 14 fatte negli anni Ottanta. Non l’autentico sudario del Cristo e nemmeno l’opera di Leonardo, come qualcuno ha azzardato.

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Si tratta dell’ennesima ipotesi legata alla storia del Sacro Lenzuolo.

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Ma quale sarebbe la prova definitiva? Una tecnica, “antifalsari”, già usata da Raffaello, Leonardo, Giorgione e nata per criptare firme e date nelle pieghe della pittura era, secondo alcuni studiosi, conosciuta anche molto tempo prima dal grande Giotto, che addirittura si sarebbe divertito a nascondere miriadi di scritte in tutte le sue opere (Strage degli innocenti della cappella degli Scrovegni di Padova compresa). Secondo chi sostiene la tesi nella Sacra Sindone comaparirebbe varie volte la firma “antifalsi” tante volte identificata negli affreschi del Sommo Pittore.

Ma perché tutto ciò? Si sarebbe trattato di un rifacimento della Sindone “eseguito su commissione perché il vecchio lenzuolo doveva essere in pessime condizioni”. Nessun falso, quindi ma solo (?) il rifacimento fisico del telo a cura di un grande pittore.

Conferme? La grande affinità iconografica di particolari delle braccia, delle mani e delle gambe del Cristo con i vari personaggi raffigurati da Giotto nei suoi affreschi, anche se qui mancano, ovviamente, i colori brillanti…

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English Version

Hidden in the face of the dead Jesus, in the Holy Shroud, there would even be Giotto’s signature. With much to date, 1315, in line with the carbon 14 analyzes done in the 1980s. Not the authentic shroud of the Christ and not even the work of Leonardo, as some have dared.
But what would be the definitive proof? One technique, “antifake”, already used by Raphael, Leonardo, Giorgione and created to encrypt signatures and dates in the folds of painting was, according to some scholars, also known a long time ago by the great Giotto, who even would have enjoyed hiding myriads of written in all his works (Massacre of the innocents of the Scrovegni Chapel in Padua included). According to those who support the thesis in the Holy Shroud, the “anti-fake” signature, often identified in the frescoes of the Supreme Painter, would appear several times. But why all this? It would have been a remake of the Shroud “commissioned because the old sheet had to be in very bad condition”. No fake, so but only (?) The physical reconstruction of the cloth by a great painter. Confirm? The great iconographic affinity of details of the arms, hands and legs of Christ with the various characters depicted by Giotto in his frescoes.

Traduzione in latinorun per gioco (by Web Tran)Scuola Elettrica et Glosbe

Occultatum in facie Jesus mortuus est, subscitio Giotti. In tantum notitia in MCCCXV, cum in acie ipsum XIV-analysis. Non Angelicos testes Christi verum, et Leonardi opus quod aliquid ausus sum.

Sed quid est ultimum indicium? Una ars, antifalsum, uti iam Raphael Leonardus, et Giorgione encrypt chirographis ad praesepia reddunt dies in pictura est secundum aliquam scholarium, et notum dum pendebat ante magna, et usque ad satietatem percepta sunt ut decem abscondam in omnia opera ejus (innocentium occisio Scrovegni de sacrario esset Patavii includitur). Secundum Sancti illi, qui pro objecti in se occultat apparesset in operibus tectoriis tempora multa antifalsum subscriptio plures temporibus ad idem fit atque opera tectoria Summi Pictoris.

Sed quorsum haec? Non fuisset reformandam Integumentum “executus quia missus quia originalis in pauperes conditio.” Non falsum: ergo solus (?) Corporis A reaedificatione pannos per detaillum pittore. Conferme magnam? Partibus affinitatem iconographicam magno armorum manibus cruribusque Christi pendebat in variis litteris exprimi in operibus tectoriis.

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