Terra Sferica Terra Piatta dallo spazio (Parte IV)

Terra Sferica

Terra Sferica Terra Piatta dal XIX al XXI secolo

Terra Sferica e Terra Piatta dal XIX al XXI secolo e oltre? Ecco i moderni sostenitori della Terra piatta: i testi in rosso sono tratti da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Terra_piatta

La convinzione che la Terra sia piatta fu riscoperta e propagandata vigorosamente da Samuel Rowbotham (1816-1884), un inglese autodidatta che scriveva con lo pseudonimo di “Parallasse”. A partire dal 1849 egli pubblicò i risultati di alcuni suoi esperimenti di misura della curvatura della superficie di diversi laghi per dimostrare che non fosse curva. Tentò, inoltre, di spiegare come un effetto di prospettiva il fatto che le navi spariscono all’orizzonte prima del loro albero.
Alla morte di Rowbotham il tema fu ripreso da William Carpenter (1830-1896), che scrisse il libro Le 100 prove che la Terra non è una sfera (Baltimore: The author, 1885). Una di queste prove era la testimonianza “aeronautica” per cui anche salendo a grandi altezze col pallone aerostatico non si riusciva a percepire a occhio la curvatura terrestre. Ovviamente al tempo di Carpenter le massime altezze raggiungibili erano molto piccole rispetto al raggio terrestre.

Un precursore del nostro Paneroni, dunque…

Terra Piatta tutta la verità?

Le teorie di Rowbotham fecero breccia fra i seguaci del letteralismo biblico, alcuni dei quali costituirono la Universal Zetetic Society per difendere e diffondere la teoria che la Terra è piatta. Fra questi il noto teologo protestante Ethelbert William Bullinger e altri ecclesiastici evangelicali.
La rapida diffusione delle idee di Rowbotham, sia pure in ambiti culturali molto specifici e ristretti, è confermata da un aneddoto del navigatore Joshua Slocum. Egli narra che nel 1898, durante la sua circumnavigazione del mondo in solitaria, incontrò nella Repubblica del Transvaal un sacerdote boero che gli diede un opuscolo in cui si tentava di dimostrare che la Terra fosse piatta. Anche il presidente del Transvaal Paul Kruger dimostrò di avere la stessa visione del mondo dicendo a Slocum: “Tu non intendi dire [che hai navigato] intorno al mondo, è impossibile! Tu intendi nel mondo!”

La Flat Earth Society
L’ultimo gruppo conosciuto di sostenitori della teoria della Terra piatta è la Flat Earth Society (Società della Terra Piatta). In passato sono arrivati a contare qualche migliaio di sostenitori. La società è andata in declino dopo il 1990 in seguito all’incendio della sua sede in California e alla morte del suo ultimo presidente, Charles K. Johnson, nel 2001.
Nel 2004 è stata fondata una nuova Flat Earth Society (non direttamente collegata a quella di Charles K. Johnson’s). Charles K. Johnson, che passò anni ad esaminare gli studi su entrambe le teorie della Terra piatta e sferica, disse che contro la Terra piatta c’era una cospirazione: «L’idea di un globo rotante è una cospirazione fallace contro cui Mosè e Colombo si batterono…». Il suo articolo fu pubblicato su Science Digest nel 1980 ed ebbe subito molte contestazioni. Il giornale replicò così: «Se la Terra è una sfera, allora la superficie di una grande massa d’acqua deve essere curva. Johnson ha controllato le superfici dei laghi Tahoe e Salton senza trovare alcuna curvatura».

Tra il 1993 e il 1995 diversi giornali e riviste in tutto il mondo riportarono il caso di un moderno religioso islamico, Ibn Baz Grand Mufti dell’Arabia Saudita, asserendo che avesse dichiarato che “la Terra è piatta”. Ibn Baz negò quest’affermazione, descrivendola come “pura menzogna” e dicendo che egli negava solo la rotazione della Terra.
In seguito la controversia venne chiarita. Durante un’intervista con un giornalista egiziano, Ibn Baz aveva detto che il terreno su cui camminiamo è piatto, non la Terra. Ma in arabo si usa la stessa parola sia per indicare la Terra che il terreno (come in italiano, a parte la lettera iniziale maiuscola). Il giornalista, non facendo attenzione a questa distinzione, fraintese Ibn Baz e creò il caso. La storia fu ripresa dal giornale kuwaitiano Assiyasah e poi si diffuse in tutto il mondo. Ibn Baz, inoltre, è un grande ammiratore degli studi del giurista e teologo Ibn Taymiyya (1263 – 1328) che sosteneva che la Terra fosse sferica…
E Terra sferica sia… dunque!!!

Terra Sferica: la conferma dai primi passi nello spazio

Il 4 ottobre del 1957 entrava in orbita il primo satellite artificiale della storia. Si chiamava Sputnik
ed era stato lanciato nello spazio dall’Unione Sovietica: pesava 83 chili e mezzo e impiegava 96
minuti e 12 secondi per completare un’intera orbita intorno alla Terra.
Il 3 novembre dello stesso anno un secondo Sputnik entrava in orbita con a bordo un passeggero
molto speciale: la cagnetta Laika.
Soltanto il 17 marzo dell’anno successivo il satellite americano Vanguard riuscirà ad immettersi in
orbita. Era iniziata la guerra fra Stati Uniti ed Unione Sovietica per la conquista dello spazio.
I sovietici, successivamente, mandarono in orbita altre due cagnette Belka e Stelka, fino a quando la
tecnologia e i dati in loro possesso consentirono di inviare oltre l’atmosfera il primo essere umano.
Il 12 aprile del 1961 Yuri Alexeievich Gagarin, a bordo della capsula Vostok 1, rimase in volo per
tre ore attorno al nostro pianeta. Per oltre un giorno vi rimarrà, invece, German Stefanovic Titov
che decollò il 6 agosto 1961. Frattanto gli statunitensi tentavano di recuperare il tempo perduto e si
preparavano allo sbarco sulla Luna, con i programma Mercury, Gemini e Apollo.
Il primo programma prese il via nel 1961 e, dopo alcuni lanci con a bordo scimmie, il 5 maggio ed
il 21 luglio del 1961 gli astronauti Alan Shepard e Grimson furono lanciati, ma non entrarono in
orbita terrestre. I lanci furono quindi ribattezzati voli suborbitali.
Il primo uomo satellite statunitense fu John Glenn (tornato nello spazio nel 1998 a bordo dello
Space Shuttle) che entrò in orbita il 24 maggio 1962.
Seguirono, fino al 15 maggio dell’anno successivo, altri tre lanci. Poi il programma Mercury si
chiuse.
Si passò così alla seconda tappa di avvicinamento al nostro satellite naturale, col programma Gemini.
Il nome, del programma (che in latino significa gemelli) non è casuale in quanto nelle capsule
delle astronavi trovavano posto due astronauti, al contrario delle Mercury dove ve ne veniva ospitato
uno soltanto. Con questo programma iniziarono anche le prime passeggiate nello spazio, che
diventeranno, con l’avvento delle navette Shuttle, parte integrante di ciascuna missione spaziale.
Dopo due lanci sperimentali senza equipaggio, nel 1964 e nel 1965, seguirono dieci missioni con
uomini a bordo, per avvicinarsi sempre di più alla Luna.

Luna colorata e bimbi

Lo scopo principale delle missioni Gemini era quello di far familiarizzare gli astronauti con le
manovre nello spazio, che sarebbero diventate di fondamentale importanza per il successivo sbarco
sulla Luna. Il primo volo avvenne con a bordo Grissom e John Young (che avrebbe pilotato il primo
Space Shuttle nel 1981) fu compiuto il 23 marzo 1965. I due effettuarono il primo cambiamento di
orbita su un’astronave, con a bordo un equipaggio. I record di permanenza nello spazio e di attività
al di fuori del veicolo, nel corso del programma Gemini, si susseguono. La conquista della Luna era
oramai lanciata. L’ultima missione Gemini fu quella del 10 novembre 1966. Ad essa presero parte
Jim Lovell e John Aldrin, che sarà a bordo dell’Apollo 11 e sarà il secondo uomo a posare il proprio
piede sulla superficie lunare.

Apollo missioni da 8 alla 17…

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Terra Piatta – JDS – Omaggio a Paneroni, intelligenza naturale