Transito di Mercurio sul Sole oggi

Transito di Mercurio sul Sole oggi

Transito di Mercurio sul Sole oggi 11 novembre 2019

Transito di Mercurio sul Sole oggi e il cielo da spettacolo per gli appassionati di astronomia e non…
Ricordato che l’osservazione va effettuata in piena sicurezza onde evitare danni irreparabili alla vista e che quindi qualora voleste seguire il fenomeno vi consigliamo vivamente di contattare astrofili e quindi osservatori esperti per farvi consigliare, impariamo a conoscere i due protagonisti celesti di questo raro e spettacolare fenomeno astronomico che, nel corso dei millenni, hanno accompagnato civiltà e abitanti del nostro pianeta a tutte le latitudini.

Iniziamo da…

Mercurio nel mito greco/romano/babilonese ed Egiziano

Il transito di Mercurio sul Sole (parte I)

MERCURIO, il Dio Hermes, figlio di Giove e della Pleiade Maia. Data la sua grande vicinanza al SOLE, il pianeta si muove così velocemente in cielo che fu soprannominato il messaggero degli dei. Il dio greco Ermes (o Hermes) era il protettore ladri e dei borseggiatori, ed era dotato di grande talento: prima di mezzogiorno, nel giorno della sua nascita, inventò la lira magica.

Il precursore babilonese di Mercurio fu Nabu, dio della saggezza, che insieme a sua moglie Tashmetum inventò della scrittura; ogni anno, quando i destini di tutti gli esseri viventi venivano decisi, Nabu incideva le decisioni degli dei sulle tavolette sacre.

Mercurio fu anche identificato col Dio egiziano Thoth, che iniziò la sua esistenza come Dio-Luna. Thoth era un portavoce degli dei, e anche il loro messaggero, nello stesso modo in cui Mercurio serviva gli dei dell’Olimpo. Egli insegnò ai mortali le arti e le scienze, inclusi i geroglifici, grazie ai quali potevano ricordare le sue invenzioni; fu il primo mago, e si narrava che le sue formule magiche comandassero le forze della natura. Questo potere gli fece guadagnare il tardo titolo di Hermes Trismegistos, che significa “tre volte grande Ermete”. Identificato come il mitico iniziatore del lignaggio dei misteri giudaici, cristiani, pagani della cultura europea e mediorientale, fu conosciuto come Mercurius nel latino medievale (in parte figura di Cristo, in parte farabutto), e la misteriosa guida degli alchimisti e dei maghi.

Sole nel Mito nel mito greco/romano

Keplero e Mercurio vedi transiti (II)

Partendo dal centro del nostro sistema, incontriamo la stella che ci dona, giorno dopo giorno, luce e calore: il SOLE, il Dio Elio (figlio dei titani Iperione e Tea) dalla bellezza sfolgorante e col suo occhio di luce che percorreva il cielo da oriente verso occidente. Talvolta identificato anche con Apollo (figlio a sua volta di Zeus e Leta), compiva le sue corse celesti su un carro trainato da destrieri dorati. Fetonte, il cui nome significa radioso era il giovane figlio mortale del Dio-Sole Elio e di una ninfa marina, l’oceanide Climene. Fetonte. Un giorno si recò al palazzo del Dio-Sole, per sapere se davvero questi fosse il suo vero padre. Elio ammise la sua paternità, e, per farsi perdonare di tutti gli anni in cui era stato lontano dal figlio, promise di soddisfare qualunque sua richiesta. Una promessa che si rivelò fatale, poiché Fetonte chiese subito di poter guidare il Carro del Sole che attraversava, giorno dopo giorno, il cielo dall’alba fino al tramonto. Elio protestò, ritenendo il figlio inadatto ad un compito così impegnativo e delicato, ma Fetonte non volle sentire ragioni. Così, all’alba del giorno dopo, il radioso si presentò per intraprendere la sua cavalcata fra i cieli. Elio si raccomandò a lungo con il figlio, affinché seguisse il cammino tracciato e non prendesse pericolose deviazioni. Poi il SOLE sorse e Fetonte partì. Subito i cavalli dorati del carro sentirono la differenza fra la mano salda del loro cocchiere abituale e quella di Fetonte, e così cambiarono direzione. Deviarono dalla strada del SOLE e cominciarono ad attraversare le costellazioni, sprofondando negli abissi del cielo.
(continua)

Sole civiltà precolombiane (1)

Transito di Mercurio sul Sole (parte III)

I Maya avevano una concezione dell’universo inscritto in una grande piramide che poggiava sul dorso di un grande coccodrillo che nuotava nel mezzo del mare cosmico. Quattro divinità, poi, sostenevano il firmamento, che era raffigurato come un grande drago a due teste, il cui corpo era una grande striscia celeste su cui erano incise le stelle. Fra cielo e terra, poi, si muovevano il SOLE, la LUNA, e la brillante luce di VENERE. L’origine del SOLE e di VENERE, tra l’altro, era ricollegata mito dei due gemelli che avevano sconfitto i signori della morte, in una partita a palla, e che si erano poi trasformati nei due citati corpi celesti.

Sole civiltà precolombiane (2)

Mercurio e i transiti (IV)

Per quanto riguarda gli Incas, secondo la leggenda, provenivano da tre caverne molto profonde, o, secondo un altro mito, dalle profondità del lago TITICACA che si trova al confine fra PERÙ e BOLIVIA. Il re inca era poi considerato il figlio del SOLE che dominava sull’universo al centro del quale si trovava il tempio di CUZCO dedicato alla divinità solare. Dal tempio del SOLE, tra l’altro, fluivano i cheques, ossia le linee che lo collegavano ai luoghi sacri. Figura centrale del cosmo era la VIA LATTEA che si muoveva nel cielo, per poi tuffarsi poi nell’oltretomba. Sulla sua superficie trasportava le costellazioni, fra cui le più conosciute rappresentavano un serpente, un rospo, un uccello tinamù, una femmina di lama col suo piccolo ed una volpe. Fra il firmamento e la TERRA volteggiavano il SOLE e la LUNA.

Sole nel mito greco/romano II

http://luigialfonsoviazzo.altervista.org/mercurio-il-transito-parte-v/ ‎

… Fetonte dapprima il carro puntò verso il Polo nord celeste, una zona mai attraversata dal SOLE e quindi molto fredda. Il DRAGO (vedi omonima costellazione) sbuffò per il gran caldo, ringhiando con veemenza. Anche l’ORSA MAGGIORE si svegliò dal suo torpore invernale, guardando il carro con aria minacciosa. Allora i cavalli di Elio puntarono verso sud e Fetonte, alla vista delle chele dello SCORPIONE, si spaventò e lasciò andare definitivamente le briglie dei cavalli. I destrieri dorati allora puntarono verso la TERRA, infiammando le cime delle montagne. Da lì il fuoco scese nelle scarpate della valli sottostanti, carbonizzando il terreno e prosciugando tutti i fiumi. La Dea-Terra Gea lanciò un urlo di dolore, mentre il fumo saliva in cielo dando vita alla VIA LATTEA. Giove, allora, intervenne per salvare il mondo dalla distruzione. Con una delle sue saette colpì Fetonte che, in preda alle fiamme, precipitò nel fiume ERIDANO, le cui acque spensero le fiamme, mentre i cavalli impazziti del carro andavano verso il mare. Le Naiadi (le ninfe delle acque dolci), e le altre figlie di Elio accorsero disperate sulle rive del fiume per conoscere la sorte del povero Fetonte. Quando videro il suo corpo carbonizzato, scoppiarono in un pianto a dirotto. Mentre le loro lacrime si trasformarono in ambra, i loro corpi diventarono i pioppi che crescono sulle sponde del fiume PO. Tempo dopo, quando gli Argnonauti risalirono il fiume, trovarono il corpo del povero Fetonte che, ancora in fiamme, galleggiava sulle acque. L’olezzo che emanava il cadavere era così forte da soffocare gli uccelli che incautamente si avvicinassero alle sue rive.
(fine)

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Calendario della Luna Verde

Photo by Luigi Viazzo with Samsung Galaxy SIII

Per chi non può seguire il Transito di Mercurio sul Sole oggi, causa nubi e impegni di lavoro/di studio, ecco una possibilità di fuga/recupero via Web…

https://youtu.be/fLAuxbPis6E