Viaggio strano… per vacanze 2.0

Viaggio nell’epoca 2.0

viaggioViaggio, c’erano una volta i diari o i quaderni di viaggio (mitici quelli di Bruce Chatwin attraverso la Patagonia argentina ma non solo) vergati a colpi di biro, oltre che dal vento, dalla pioggia e dal sudore.

Viaggio, oggi, nello zaino targato epoca 2.0, insieme alla mantella, ci sono blog, social, smart phone, tablet e quant’altro sia “fashion” in quest’epoca internettiana. Basta una serie di click sulla tastiera per entrare nel mondo dei novelli Ulisse 2.0 che informano, day by day, sui loro spostamenti attraverso i cinque continenti. E la rete, la grande Tela, diventa un nuovo agorà virtuale dove mostrare, discutere e dare sfogo (perché no anzi…) anche a un nuovo edonismo, quello dello smart viaggiatore dell’epoca moderna. Perché i motivi per caricare in Rete il proprio tour (non proprio virtauale) possono essere vari: mettere alla prova i propri limiti, cercare la via sostenibile (meglio se eco e green) al turismo, vivere in maggiore armonia con la natura e l’ambiente, smentire chi ha arricciato il naso quando ha sentito parlare dell’impresa sognata per anni.

Viaggio dalla Rete ecco un campionario, ovviamente non esaustivo, dei blog-viaggi in corso: un coast to coast (Usa), da New York (la Grande Mela) a Seattle (patria di Microsof oltre che del Grunge) in bici per Telethon, un altro in senso contrario (da Los Angeles, la mitica città degli Angeli, di nuovo alla “Grande Mela”) a “passo” (più o meno accelerato, di trekking, un Giro d’Italia in bici (elettrica o meno) attraverso i luoghi legati a filo doppio alle vicende dell’Unità d’Italia, un tour Uk-Italia a bordo di un tosaerba, o una navigazione Londra-Istanbul (già Costantinopoli) via fluviale… e chi più ne ha più ne metta…

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Bruce Chatwin and his notebooks. Interview to the wife Elizabeth

Photo by Luigi Viazzo with Fujifilm