Cosmogonie e cosmologie americane

Cosmogonie e cosmologie

Cosmogonie e cosmologie meso e nord americane

Cosmogonie e cosmologie nelle culture dei nativi americani. Risultano davvero interessanti le cosmogonie, ossia le concezioni con cui venivano spiegate l’origine e la struttura dell’universo. Per gli abitanti del Nuovo Mondo l’universo era composto dal firmamento, dalla Terra (che costituiva il centro del creato) ed il mondo dell’oltretomba, quasi in un gioco di scatole cinesi. Gli astri erano considerati degli esseri viventi che facevano da tramite fra il cielo e le creature viventi. Le stelle influenzavano la vita quotidiana, ma, a loro volta, erano influenzati dagli uomini. Al centro dell’universo dei Navajo vi era l’hogan, la casa di famiglia. I progenitori di questo popolo, secondo le leggende, erano giunti, attraverso uno strettissimo passaggio, nel nostro mondo dopo averne visitati altri tre. Giunti sulla Terra, così bella per la tanta luce che la illuminava, avevano qui fissato la loro dimora definitiva. Per quanto riguarda, invece, la struttura del cosmo, il dio dell’arcobaleno custodiva il cielo, rischiarato dalla Via Lattea, mentre due giovani guerrieri trasportavano la Luna ed il Sole nel loro cammino celeste. Oltre il cielo si aprivano i territori governati dal Grande Vento e dal Tuono.

Cosmogonie e cosmologie storie del Nuovo mondo (parte II)

Cosmogonie e cosmologie passiamo ai Maya. Queste popolazioni avevano una concezione dell’universo inscritto in una grande piramide che poggiava sul dorso di un grande coccodrillo che nuotava nel mezzo del mare cosmico. Quattro divinità, poi, sostenevano il firmamento, che era raffigurato come un grande drago a due teste, il cui corpo era una grande striscia celeste su cui erano incise le stelle. Fra cielo e terra, poi, si muovevano il Sole, la Luna, e la brillante luce di Venere. L’origine del Sole e di Venere, tra l’altro, era ricollegata mito dei due gemelli che avevano sconfitto i signori della morte, in una partita a palla, e che si erano poi trasformati nei due citati corpi celesti. Cosmogonie e cosmologie  è la volta degli Incas. Secondo la leggenda, provenivano da tre caverne molto profonde, o, secondo un altro mito, dalle profondità del lago Titicaca che si trova al confine fra Perù e Bolivia. Il re inca era poi considerato il figlio del Sole che dominava sull’universo al centro del quale si trovava il tempio di Cuzco dedicato alla divinità solare. Dal tempio del Sole, tra l’altro, fluivano i cheques, ossia le linee che lo collegavano ai luoghi sacri. Figura centrale del cosmo era la Via Lattea che si muoveva nel cielo, per poi tuffarsi poi nell’oltretomba. Sulla sua superficie trasportava le costellazioni, fra cui le più conosciute rappresentavano un serpente, un rospo, un uccello tinamù, una femmina di lama col suo piccolo ed una volpe. Fra il firmamento e la Terra volteggiavano il Sole e la Luna.

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