Cubo di Rubik rompicapo universale solo testo

Cubo di Rubik passatempo dei geni
Cubo di Rubik 6 colori per sei facce per trovare quell’unica soluzione tra le 43 quintilioni possibili (ovvero 43 per 1018), un numero di combinazioni capace di far impallidire il re dei giochi, e delle combinazioni, ovvero gli scacchi o meglio scacchi internazionali.

Cubo di Rubik storia e neologismi: l’inventore, il papà del Cubo più famoso del mondo, è un architetto ungherese, Erno Rubik, con la passione per i giochi geometrici; nato a Budapest il 13 luglio 1944, impiegò un mese circa per trovare la soluzione del più famoso dei suo rompicapi, nell’anno 1974, considerato la data di nascita del celebre poliedro magico 3D; detto che fu record comunque, visto che fu il primo della storia a cimentarsi e a portare a termine l’impresa, oggi quelli che in gergo si chiamano speedcuber (ovvero professionisti in velocità della risoluzione del cubo di Rubik), impiegano pochi secondi, c’è chi ci mette appena 4,74 secondi, per venire a capo del rompicapo (scusate per il gioco di parole).

Cubo di Rubik, cromatismo e brevetti: detto che all’inizio era stato battezzato (senza acqua santa…) semplicemente il Cubo Magico, il suo papà fu guidato e colpito da due fenomeni e o idee: la prima, a livello cromatico, quando vide come, dopo poche mosse, i colori avessero iniziato a mischiarsi, in maniera affascinante, mentre prendeva strada, contemporaneamente, il desiderio di ricomporre il tutto per ritornare al punto di partenza: la magia del Cubo di Rubik era servita. Ciò che era nato come un semplice strumento intuitivo di didattica, realizzato dall’architetto, con le proprie mani, all’Accademia delle Arti di Budapest, per aiutare i suoi studenti a familiarizzare con il concetto di tridimensionalità, meritava un brevetto che giunse nel 1977, anno nel quale la compagnia ungherese Konsumex lo lanciava sul mercato.
Soprannominato anche Orrore ungherese, il Cubo Magico (Rubik-kocka in ungherese), a inizio anni ’80 del secolo scorso sbarcò negli Stati Uniti, la terra del Black Friday, Cyber Monday e del Ringraziamento. E proprio gli anni Ottanta furono quelli della cosiddetta cubomania, visto che ne furono venduti circa cento milioni di esemplari dal 1980 al 1983 (senza contare le numerose imitazioni).
E nel 1982 andò in scena la prima edizione campionato mondiale dedicato, ospitata proprio nella terra di Attila e del Lago Balaton, con in palio, manco a dirlo, un cubo di Rubik dorato.
Frattanto c’è chi pensa di mixarlo addirittura con gli scacchi marsigliesi…