Scacchi e autismo solo testo

Autismo e gli scacchi: il gioco immortale può essere d’aiuto per superarlo?
Secondo alcuni esperti, bambini con problemi di comunicazione, autismo e socializzazione potrebbero provare per il gioco degli scacchi un interesse speciale.
Qualche considerazione:
– bambini con una diagnosi dello spettro autistico, e quindi da autismo, spesso, preferiscono il silenzio e ambienti privi di stimoli;
– alcuni di questi bimbi possiedono un alto quoziente d’intelligenza, spiccate doti logico-matematiche e capacità di messa a fuoco molto intense.
– per questi bambini quindi gli scacchi possono rappresentare il passatempo ideale per le persone affette da autismo.
La conferma viene anche dall’esperienza, visto che diversi giocatori di scacchi di primo piano hanno significativi tratti autistici.
Un bambino autistico, in definitiva, che si ritrova solo e fuori luogo nel mondo reale potrebbe sentirsi, nel mondo degli scacchi tra persone affini, come a casa.
Gli scacchi, le tattiche, il gioco potrebbero quindi rappresentare un cambiamento importante nella sua vita quotidiana.

Can the immortal game be helpful?
According to some experts, children with problems of communication and socialization could try a special interest for chess.
Some considerations:
– children with a diagnosis of the autistic spectrum often prefer silence and environments without stimuli;
– some of these children have a high IQ, strong logical-mathematical skills and very intense focusing skills.
– for these children chess can represent the ideal pastime.
The confirmation also comes from experience, given that several prominent chess players have significant autistic traits.
An autistic child, ultimately, who finds himself alone and out of place in the real world could feel, in the chess world among like-minded people, like at home.
Chess, tactics and play could therefore represent an important change in his daily life.