Onomatopee in evoluzione mostra personale

onomatopeeOnomatopee in evoluzione

Onomatopee in evoluzione mostra personale di Giosi Beretta
Sala Lucio Fontana Comabbio (VA).
A cura di Massimo Cassani – testo di Luca Pietro Nicoletti
Inaugurazione sabato 1 dicembre 2018 h. 16.30 in
SALA LUCIO FONTANA Via Garibaldi 560 – Comabbio (VA)
Le opere di Giosi Beretta, figlio d’arte, sono la rappresentazione di un mondo immaginario ed armonioso con costante attenzione alla passione per la musica.
Lavori che l’artista mette in mostra dopo una lunga assenza dall’Italia che l’ha visto apprezzato non solo a Parigi e New York, ma anche in Kazakistan ove ha esposto al Museo Nazionale d’Arte Contemporanea.
Nei suoi quadri propone grandi orchestre, strumenti musicali, paesaggi e nature morte caratterizzate da una evoluzione pittorica spontanea ed immediata; sono opere dai colori vivaci, corposi, da cui traspare il suo sentire in bilico tra passato e futuro. In ogni tela compaiono di volta in volta diverse “lampade”: quella tortuosa dell’amore, quella dell’energia che curva verso l’alto e quella del controllo. Tutte a simboleggiare la luce del suo universo immaginifico che è alla ricerca costante di un nuovo divenire. Una pittura che l’artista definisce, ora, in “evoluzione” caratterizzata dalla sperimentazione di nuove tecniche e sensazioni emotive. Giosi Beretta ci invita a sognare, a dimenticare noi stessi per calarci in un mondo fantastico: dipinti, disegni e video digitali contaminati dal device 2.0 e dall’Ipad.
La mostra proseguirà fino a domenica 9 dicembre  con il seguente orario:
sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 16.00 alle 18.30.
Ingresso libero. Catalogo disponibile in sala mostra.
Giosi Beretta. Biografia breve.
Giosi Beretta nasce a Sirone nel 1943, in un piccolo centro non lontano da Milano. Il padre Giacomo, pittore post impressionista, e la madre Marialuisa, poetessa inculcano al futuro artista, sensazioni, nozioni e musica, un dizionario che verrà consultato al debutto della sua vita professionale, un bagaglio che esprimerà nelle forme pittoriche e grafiche dove la musica é sempre presente con i suoi strumenti e con le sue espressioni proto cubiste e surrealiste.
Art Director, in campo grafico e pubblicitario, per anni presente sulla piazza Milanese, con le sue agenzie di comunicazione, Giosi (all’anagrafe Giuseppe Cristiano) Beretta ha perfezionato, nel corso degli anni, uno stile  originale impostato sul surrealismo ispirato al cubismo, con un capovolgimento dei tradizionali canoni della pittura.
La sua espressività ha trovato spunto nell’attività grafica e creativa, attraverso la  quale ha  imparato  a  gestire  immagini  e  colori che, nel tempo, ha tramutato in tele e quadri. Il tutto all’insegna dell’osmosi (e del continuo travaso) fra arte e grafica, come tra vasi comunicanti: un’esperienza bidirezionale che lo ha fatto crescere e maturare, nel tempo, in entrambi i campi.
Quasi tutti i suoi dipinti rappresentano e traggono ispirazione dall’ambiente della musica, in una sintesi armonica fra le note e i pennelli.
Ciò che lo emoziona e ispira, nel porre le basi di un nuovo progetto grafico, è l’idea di far vivere la tela e la pagina trasformandole da bianche e spoglie in un’epifania di colori, non invasivi perché soltanto una giusta bilanciatura fra gli spazi bianco e i colori stessi dà il giusto peso e l’armonia complessiva al progetto grafico e al soggetto del quadro.
La tela bianca e spoglia e la tavolozza dei colori sono state anche il punto di partenza verso… contaminazioni 2.0. Giosi Beretta, prendendo spunto dal suo pluriennale background artistico e culturale, ha sviluppato un nuovo approccio alla pittura in grado di coniugare la tradizione con i nuovi device 2.0, quali iPhone ma, soprattutto, iPad.
Si tratta di un percorso inverso che riporta alle tecniche tradizionali con l’utilizzo di colori, pastelli e tempere a olio, dove antico e moderno si rincorrono per dare vita a un risultato intrigante e dalle possibilità illimitate. Un affascinante cammino artistico che ha avuto fra i suoi precursori più illustri David Hokney, da molti considerato il più importante pittore contemporaneo.
Nell’anno 2014, Giosi Beretta si trasferisce da Milano a Bordeaux, dove lavora in stretta collaborazione con il grande amico  scultore pittore Walter Notz.
Nel 2018 Giosi rientra in Italia, a Milano, dove ha aperto uno studio per continuare a coltivare la sua grande passione.
Per informazioni: salaluciofontana@comune.comabbio.va.it –
 demografici@comune.comabbio.va.it –  tel. 0331968572
 www.giosiberetta.it – giosi.beretta@gmail.com