Catastrofe cosmica in diretta (o quasi) per tragedia scampata (parte II)
Catastrofe cosmica fu e nei pressi della stella supernova (che rappresenta la fine cataclismica di una stella di grande massa) del 1050,
http://luigialfonsoviazzo.altervista.org/catastrofe-cosmica-parte-i/
nel 1758, l’astronomo francese Charles Messier osservò una nebulosità, che gli ricordava una cometa.
http://luigialfonsoviazzo.altervista.org/cometa-di-halley-la-stella-di-natale/
Da quella osservazione, effettuata con il suo telescopio
scaturì l’idea di pubblicare un catalogo che riportasse la posizione in cielo degli oggetti che avrebbero potuto trarlo in inganno.
Catastrofe cosmica e il risultato? Una nebulosa. Osservata per la prima volta dall’astronomo dilettante inglese John Bevis, fu poi studiata dall’astronomo inglese Lord William Parsons Rosse nel 1844.
I gas della nube stellare, residuo della Catastrofe cosmica, gli ricordarono le zampe di un piccolo granchio, da qui il nome di Crab Nebula, la nebulosa Granchio, l’appellativo con cui è oggi unanimemente conosciuta.
La coincidenza fra questo oggetto, e la stella esplosa nel 1054 con relativa Catastrofe cosmica, venne però riconosciuta nel XX secolo, nel primo dopoguerra, grazie ai lavori degli astronomi statunitensi. Ma la storia non era finita…
(continua)
English version
Near the supernova star (which represents the cataclysmic end of a mass star) in 1758, the French astronomer Charles Messier observed a nebulosity, which reminded him of a comet. From that observation came the idea of publishing a catalog that reported the position in the sky of objects that could have misled him.
The nebula, which was first observed by the English amateur astronomer John Bevis, was later studied by the English astronomer Lord William Parsons Rosse in 1844.
The gases of the star cloud reminded him of the legs of a small crab, hence the name “Crab Nebula”, the Crab nebula, the name with which it is unanimously known today.
The coincidence between this object, and the star exploded in 1054, was however recognized in the twentieth century, in the first post-war period, thanks to the works of the American astronomers. But the story was not over …
(to be continued)
Latina Versio
Supernovas circa stellam (post ingens sidus cataclysmicum repraesentans) MDCCLVIII apud Gallos Carolo Messium astrolonomus nebulositatem notandum quod cometae accepisse. Ex quo advertit motus rationem continet catalogum loco res palam caelum posset decipere dolor.
Nebulae erant oppansa est, quod enim factum est primum astrophilus John Bevis Latina, Anglica quod post exquisita in astrologia idemque Dominus William Parsons Rosse in MDCCCXLIV.
A tener mundi sidus in nube cum rursus eadem illi, crura ex parva cancri, unde nomen subiecta cancro legio, cancri nubem lucidam, quae nomen hodie, per quam est nota.
Et hoc accidit, cui coniungitur per stellam explosam MLIV autem agnita est in Vicesimo hoc saeculo, post bella, agens in opere De Americanis astronomis. Sed fabulam non finita est…
(continuat)