Il Giorno internazionale del gatto 8 agosto
Il Giorno internazionale del gatto è una celebrazione che, osservata ogni anno l’8 agosto, è stata creata nel 2002 dall’International Fund for Animal Welfare (IFAW, Fondo internazionale per il benessere degli animali, ovvero uno dei più grandi enti di beneficenza per il benessere e la conservazione degli animali al mondo).
Il Giorno internazionale del gatto ci introduce nel mondo di questo felino che, seppur domestico, sta sulle sue, ostenta quasi un atteggiamento di regale superiorità e distacco dalle cose terrene: un quadrupede, quattro zampe, capace di catturare il cuore degli uomini, come la sua nemesi il cane, in grado al contempo di essere affettuoso, anche se non servile, dolce ma con un pizzico di amaro, tenero sia pure con un retrogusto di selvatico.
Il Giorno internazionale del gatto è dedicato a questi pet che possiedono il fascino e la capacità di essere sfuggenti (da questo punto di vista una vera e propria nemesi dei cani, altro compagni di vita delle creature a base carbonio , pur vivendo al fianco dei bipedi umani, sono domestici ma non addomesticati, quasi un ossimoro se non avessimo presenti questi felini in grado di conservare intatta tutta la loro ferinità, intesa non come ferocia, ma come fierezza e affinità con le origini outdoor che li caratterizzano.
Il Giorno internazionale del gatto per dimenticare quando, in particolare nel Medioevo, nel vecchio Continente, questi simpatici felini, associati alla stregoneria furono demonizzati per finire addirittura nei roghi anche se nel Rinascimento, per fortuna il vento cambiò e furono così riabilitati, recuperando il loro ruolo di animali domestici.
Il Giorno internazionale del gatto per ricordare che la vita dei gatti quindi rientrò nel solco tracciato nell’antichità quando erano tra gli animali più amati; nell’Antico Egitto, per esempio, erano addirittura considerati delle divinità (per esempio la Dea Bastet aveva il corpo da donna e il viso da gatto), mentre a Pompei sono stati riportati alla luce alcuni mosaici dove si registra la presenza di piccoli felini anche nella società romana (ma anche greca ndr) vista la loro abilità nel cacciare topi, attività che peraltro condividevano con altri animali quali donnole, faine e martore.