Regime di tutela per gas e luce in Italia: game over?

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Regime di tutela per gas e luce in Italia: anno nuovo vita nuova

Regime di tutela per gas e luce in Italia che cosa accade (o accadrà) veramente? Bollette alle stelle? Sì, no forse, vediamo, con calma e in dettaglio.

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Regime di tutela in generale: con il 2024 finisce il regime di tutela per gas e luce, una misura decisa dal Consiglio dei ministri lo scorso 5 dicembre 2023, presa in accordo con l’Unione europea, che ha incluso la liberalizzazione del mercato dell’energia tra le condizioni indispensabili per l’erogazione della terza rata del tanto discusso Pnrr, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; se per quanto riguarda il gas il cut-off è per il mese corrente (gennaio 2024), quindi di stretta attualità, per l’energia elettrica si dovrà aspettare ancora qualche mese (leggi luglio 2024).

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Regime di tutela e categoria dei consumatori considerati vulnerabili per quanto riguarda l’erogazione del gas:

  • gli over 75;
  • chi vive in abitazioni danneggiate a causa di calamità naturali;
  • chi si trova in condizioni economiche svantaggiate (per esempio chi usufruisce del bonus energia);
  • i disabili ai sensi dell’articolo numero 3 della legge 104 del 5 febbraio 1992.

Regime di tutela e prezzi calmierati per l’energia elettrica garantiti a chi:

  • ha in casa macchinari medicali salvavita;
  • vive in isole minori non interconnesse, rectius non Sicilia e Sardegna bensì isole attualmente sprovviste di un collegamento con la rete elettrica nazionale e dove di fatto non c’è mercato perché una sola azienda distribuisce l’energia;
  • le persone non ancora state identificate come vulnerabili potranno segnalare la loro situazione compilando l’apposito modulo messo a disposizione da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

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Regime di tutela in soldoni via a qualche precisazione:

  • secondo Altroconsumo, le famiglie inserite all’interno del mercato tutelato sarebbero circa dieci milioni (delle quali quattro milioni e mezzo rientrerebbero nella fascia vulnerabile);
  • chi non risulta vulnerabile ma usufruisce del mercato tutelato, ha davanti a sé due strade da percorrere, ovvero cambiare fornitore di gas e luce oppure non fare nulla e attendere, per il gas, il passaggio automatico al contratto Placet (Prezzo libero a condizioni equiparate di tutela) in deroga, con condizioni contrattuali e di prezzo sono comunque regolate dall’Autorità, ricordando che il singolo venditore stabilisce soltanto la componente fissa annuale per la commercializzazione (sul sito di Arera è possibile avere una panoramica sull’argomento et tariffe);
  • per quanto riguarda l’elettricità, a partire da luglio 2024 i clienti non vulnerabili che decidono di non fare alcunché passano automaticamente, senza alcuna interruzione, al Servizio a tutele graduali (Stg), con condizioni contrattuali ed economiche definite da Arera (per chiarimenti rivolgersi allo sportello per il consumatore di Arera, presso le Associazioni dei consumatori o i Caf);
  • riguardo invece all’impatto sulle bollette (che non è certo un dettaglio) aleggia incertezza, visto il periodo di decrescita dei prezzi, l’inverno (fino a oggi) non troppo freddo and last but not least gli eventi internazionali (vedi i conflitti israelo-palestinese e russo-ucraino) che generano incertezza sui mercati;
  • da ultimo, non certo per importanza, la questione inganni e truffe, anche se più che di truffe si tratta di pratiche commerciali che sfruttano la scarsa informazione mista ad ansia dei consumatori ma dalle quali ci si può difendere tenendo lontana la pressione generata dal venditore di turno, anche perché si può anche semplicemente attendere l’attivazione del servizio automatico delle offerte Placet (che per esempio potrebbero confermare la spesa precedente o magari comportare, al massimo, un 7 o un 8% in più) per poi scegliere con calma l’offerta ad hoc.

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