San Siro fra sport e religione

San Siro

San Siro fra sacro e profano

San Siro vescovo (il cui nome ha la seguente etimologia Siro ovvero nativo della Siria in latino) e patrono di Pavia è anche al centro di una querelle sportiva ed edilizia in questi giorni nei quali si festeggia il suo patronato. La domanda sorge (più o meno spontanea) nella metropoli meneghina a pochi chilometri dalla sopra citata Pavia: che cosa fare delle stadio intitolato a Giuseppe Meazza, capace di vestire con profitto le maglie di Inter e Milan oltreché della nazionale (campione del mondo nel 1934 e nel 1938 ndr)?

Al di là delle questioni legate alla costruzione di un nuovo stadio con l’abbattimento del vecchio, oppure al progetto di mantenerne solo il primo anello, che citiamo solo a titolo di curiosità e per tenere un piede nell’attualità, va ricordato che il 9 dicembre si festeggia San Siro di Pavia Vescovo (città della quale fu il primo vescovo appunto) con conseguente festa patronale del centro universitario lombardo.

Il testo, per quanto riguarda il versante religioso, prende come spunto e fonte @ http://www.santiebeati.it/dettaglio/80800

La storia
San Siro, vissuto nel IV secolo, fu un Vescovo itinerante (e il Protovescovo di Pavia), che evangelizzò una vasta area dell’Italia settentrionale. Sul finire del XIX secolo il Sacerdote Cesare Prelini di Pavia compose tra il 1880 e il 1890 i due Volumi di: San Siro Primo Vescovo e Patrono della Città e Diocesi di Pavia considerate le fonti più accreditate sulla vita del santo. A queste si aggiungono quelle iconografiche in grado di confermare le ipotesi degli storici riguardo alla vita di San Siro. Ma nel dettaglio che cosa successe? Prelini scoprì sul pavimento della Chiesa dei SS. Gervasio e Protasio in quel di Pavia (dove per secoli rimasero le spoglie mortali di San Siro, prima di essere traslate in Duomo), le lettere SURVS EPC (Siro Vescovo). Quella pietra, insieme a un’altra formavano un’avello, identificato come prima sepoltura del Santo. Conferme sulla datazione seguirono da parte di eminenti archeologi.

La Leggenda (o seconda versione della storia)
San Siro viene anche identificato anche nel giovinetto che porge a Gesù i pani e i pesci per il miracolo della moltiplicazione.Tale leggenda fa riferimento allo scritto “De laudibus Papiae” risalente al 1330 ma che pare celasse l’intenzione dell’autore di vantare una maggiore anzianità della Chiesa di Pavia nei confronti di quella di Milano.

San Ambrogio a Milano ma non solo

Secondo questa versione le origini del vescovado pavese sarebbero da collegarsi ad Aquileia, il cui primo vescovo Ermagora fu consacrato dall’evangelista Marco. Questi a sua volta avrebbe consacrato vescovi Siro, giunto in Italia al seguito di Pietro e Marco, ed Evenzio, inviandoli ad evangelizzare Pavia.

Motivo di discussione, e di molteplici confronti fra Studiosi, è la presa di posizione di alcuni che ancora oggi identificano San Siro con quel giovinetto galileo che porse a Gesù Cristo i pani ed i pesci per il miracolo della moltiplicazione, facendo risalire ai tempi apostolici il transito terreno del Santo.

La Soluzione?
Distinguere tra due personaggi, con lo stesso nome:
– il giovane del Vangelo, che nel primo secolo venne a Milano e diventò il protovescovo di Pavia e
– un santo, che nel quarto secolo fu il primo vescovo della città, assumendo il nome del suo precursore.

Quindi ci sono/sarebbero due San Siro come, senza voler essere offensivi, i possibili stadi in quel di Milano.
Non vi basta? Volete un altro doppio?
Ecce comune di San Siro sul lago di Como,

Arca di Noè sul Lago di Como?

Star Trek e il Lago di Como

nato dalla fusione, ovviamente, di due comuni…
Per info https://it.wikipedia.org/wiki/San_Siro_(Italia)

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