Giuliano l’Apostata ultimo imperatore dichiaratamente pagano
Giuliano l’Apostata al secolo Flavius Claudius Iulianus fu l’ultimo Imperatore romano dichiaratamente pagano in quanto seguace de Dio Mitra, il padrino del Sol Invictus.
Giuliano l’Apostata, nato a Costantinopoli nel 331 d. C. e considerato da molti l’ultimo grande Imperatore (al punto da diventare protagonista di film e romanzi) cercò con le sue imprese militari di emulare il suo grande ispiratore e mito, ovvero Alessandro il Macedone, alias Alessandro il Grande o Alessandro Magno.
Giuliano l’Apostata ebbe una vita, soprattutto nei primi anni tutt’altro che facile e tranquilla: figlio di Giulio Costanzo e di Basilina, sopravvisse insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli del 337, (tra le vittime il padre e la maggior parte dei parenti) e poi fu educato a Nicomedia e nella villa imperiale di Macellum in Cappadocia, dove studiò filosofia, retorica e fu educato alla fede cristiana. Ritornato alla corte di Costantinopoli, si allontanò quindi dal cristianesimo, maturando una concezione religiosa ispirata all’antico politeismo e al misticismo neoplatonico. Dopo la condanna a morte di Gallo (anno 354) visse alla corte dell’imperatore, suo cugino Costanzo II, a Milano, la città del futuro Sant’Ambrogio e allora capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Qui nel 355 fu insignito del titolo di Cesare e fu inviato nella Gallia, minacciata dai Franchi e dagli Alamanni. Nel 358 vinse gli Alamanni presso Strasburgo e provvide alla riorganizzazione della provincia. Nel 360 a Parigi (allora Lutetia) fu acclamato Augusto dai soldati e marciò verso l’Oriente per spodestare Costanzo che, mentre si preparava alla pugna, morì (anno 361). Spinto dal grande entusiasmo che gli derivava dai successi conseguiti, oltreché dal desiderio di emulare il sopra citato Alessandro e un suo illustre predecessore Traiano, decise di muovere guerra contro i Persiani che minacciavano i confini orientali dell’Impero: conquistate alcune fortezze e costretto il nemico a chiudersi nella città di Ctesifonte, si rese conto che l’assedio di questa città non avrebbe portato ad alcun risultato; allora decise di ripiegare e risalire il Tigri ma, durante uno scontro, fu colpito da un giavellotto e morì a Maranga, presso Ctesifonte, Persia, nell’anno 363.
Fonti
http://www.treccani.it/enciclopedia/giuliano-l-apostata/
https://it.wikipedia.org/wiki/Flavio_Claudio_Giuliano
Altri spunti e curiosità @
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Esperanto
https://eo.wikipedia.org/wiki/Juliano_la_Apostato
Interlingua
https://ia.wikipedia.org/wiki/Juliano_(imperator)