Chernobyl quasi 35 anni dopo

Chernobyl

Chernobyl vento nucleare sulla storia

Chernobyl fra storia e fiction: l’anno prossimo, precisamente il 26 aprile del 2021, correranno i 35 anni dall’incidente della Centrale Nuclerare di Chernobyl (o anche Cernobyl), per essere più precisi al reattore numero 4 della centrale medesima. Chernobyl un nome che, dopo questo anno anno bisestile 2020 a dir poco travagliato (targato Covid 19), porta in dote nel 2021 questo triste anniversario. Chernobyl è protagonista di questo post – ma lungi da noi mettervi ansia (ce n’è già abbastanza in giro causa Corona Virus) – perché riteniamo che valga la pena di ripercorrere una vicenda che si è ben fissata nella mente degli over 50 e che è stata citata, a sproposito, negli scorsi mesi di febbraio e marzo allo scoppio della Pandemia. Alzi la mano chi non ha detto o al massimo sentito dire: siamo sopravvissuti a Sars, Aviaria, Guerra dei 5 giorni, crisi petrolifera, anni di piombo, suina, aviaria, serpente monetario, Ebola ecc, compreso il potenziale olocausto nucleare targato Chernobyl; anche questa volta passerà l’allarme… e tornerà il sorriso…

Chernobyl e visioni del futuro a parte, il via per questo post giunge dalla lettura di un bel libro preso in prestito alla Biblioteca un volume che è stato fonte di ispirazione alla serie televisiva dedicata alla vicenda svoltasi in Ucraina, al confine con la Bielorussia (allora entrambe site all’interno dei confini dell’Urss) ma il cui vento nucleare si diffuse (in tutti i sensi) a ogni latitudine; scritto da un inglese (nato nel 1987 quindi a esplosione avvenuta), al secolo Andrew Leatherbarrow, divenuto, di fatto reporter, dopo un viaggio nel sito nel 2012, ci narra la vicenda alternando i capitoli dedicati alla vicenda storica con quelli del suo viaggio (che alla fine diventa anche introspettivo).
E alla fine ci conduce in un intrigante viaggio e/o mix fra miopia dei politici, processi farsa, ipertrofia dei burocrati, coraggio umano da parte di operai, pompieri e liquidatori (toccanti davvero le pagine dedicate ai robot biologici, ovvero uomini che per pochi secondi si alternavano sul tetto del reattore per gettare nel vuoto pezzi di grafite radioattiva, per un compito che neppure i robot giapponesi e tedeschi erano riusciti a portare a termine visto che le radiazioni li avevano mandati in tilt), tentativi più o meno riusciti di arginare la bomba radioattiva fino alla posa del mitico sarcofago capace (?) di schermare ciò che rimane del fatico Reattore 4, sofferenze umane (con annessi decessi), viaggio simil fantascientifico in ciò che rimane della città (ora ovviamente fantasma) di Pripyat (la più vicina al sito) camminando fra strade deserte e marciapiedi ricoperti di foglie, nell’abbandono di ospedali, alberghi, teatri, palazzi, piscine, asili per passare all’enorme sito modello sfasciacarrozze dove sono stati abbandonati centinaia di veicoli militari il tutto coperto da polvere e fango…
Basterà solo la foto della bambola con il viso coperto da una maschera antigas per capire l’immane tragedia vissuta…

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English Wiki version

Chernobyl, also known as Chornobyl is a partially abandoned city in the Chernobyl Exclusion Zone, situated in the Ivankiv Raion of northern Kyiv Oblast, Ukraine. Chernobyl is about 90 kilometres (60 mi) north of Kyiv, and 160 kilometres (100 mi) southwest of the Belarusian city of Gomel. Before its evacuation, the city had about 14,000 residents, while around 1,000 people live in the city today…

Latina Wiki versio

Czernobela (Ucrainice, tr. Čornobyl’ ; Russice, tr. Černobyl’ ) est urbs in regione Kioviensi Ucrainae, ad flumen Pripetium sita. Nunc circa quingentos incolas habet…

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Photo by Luigi Viazzo with Huawei P8 Lite

[ITA] Chernobyl – La Storia Dietro La Serie TV [DOCUMENTARIO SKY]