Keplero e Mercurio vedi transiti (II)

Keplero e Mercurio

Keplero e Mercurio and friends

Keplero e Mercurio i cui transiti sono citati nelle Tavole Rudolfine entrarono nella storia dell’astronomia lancia in resta . Qui Keplero calcolò le date di due importanti fenomeni celesti: il 7 novembre del 1631 il pianeta Mercurio sarebbe passato di fonte al Sole ed esattamente un mese dopo, il 6 dicembre, Venere avrebbe fatto lo stesso. Due fenomeni che Keplero non poté osservare, poiché morì il 15 novembre del 1630.

Keplero e Mercurio la storia però continua negli occhi di altri astronomi e nelle lenti di altri telescopi.

Telescopio il primo acquisto

A causa del brutto tempo il transito di Mercurio fu visibile in Europa ma seguito soltanto da 3 osservatori. E soltanto uno di loro, Pierre Gassendi, ci ha lasciato un dettagliato resoconto.
Nato in Provenza, Francia, studiò all’Università di Aix en Provence. Dotato di spirito indipendente, si ribellò alle dottrine medievali prevalenti che basavano le teorie scientifiche più sulla filosofia che sulla fisica.
Nel giorno stabilito Gassendi era pronto con il suo telescopio per osservare il fenomeno dalla sua casa di Parigi. Il suo progetto era di proiettare l’immagine del Sole su uno schermo bianco piazzato ad una certa distanza dietro l’oculare del telescopio. Ma la situazione meteorologica non era delle migliori. Il 5 novembre era piovuto per tutto il giorno e il 6 era stato completamente nuvoloso. Ma il mattino successivo, alle 9, il Sole fece capolino per poco attraverso le nuvole. Sullo schermo apparve l’immagine solare. Le macchie solari erano lì ma Gassendi vide anche un minuscolo punto che non era presente qualche giorno prima quando aveva osservato il Sole.
Poco dopo le nuvole arrivarono ancora, e quando il Sole uscì nuovamente il punto e così Gassendi ebbe conferma che si trattava dell’immagine di Mercurio sul Sole.

Opera sole di mezzanotte sul web

Keplero e Mercurio erano quindi entrati a braccetto nella storia dell’astronomia e della scienza.
Era molto più piccola di quanto si sarebbe aspettato e per un po’ sospettò che si trattasse di una macchia solare. Ma quando il Sole uscì di nuovo dalle nubi il punto si era spostato e Gassendi si convinse finalmente che si trattava di Mercurio.

Keplero e Mercurio avevano quindi ragione…
Gassendi era ansioso di determinare i tempi esatti di entrata e uscita dal disco solare. Orologi precisi non erano disponibili nella sua epoca, così la sua unica possibilità era misurare l’altezza del Sole sull’orizzonte per calcolare l’ora.
Poiché la sua stanza era stata oscurata per l’evento, egli aveva un assistente stazionato sul piano sotto di lui pronto con un grande quadrante (uno strumento per misurare gli angoli celesti) con le istruzioni per prendere l’altezza del sole ogni volta in cui Gassendi avesse battuto il piede sul pavimento.
L’assistente, il cui nome non ci è stato tramandato, però abbandonò, per motivi ancora sconociuti, la sua postazione (a lui evidentemente di Keplero e Mercurio importava poco…). Tornò appena in tempo per prendere nota della “battuta” al momento dell’esgresso.
Il principale risultato raggiunto da Gassendi fu di calcolare il diametro apparente di Mercurio che stimò in 20″ d’arco.

Keplero e Mercurio salutarono un nuovo giorno nella storia dell’astronomia…

Il transito di Mercurio sul Sole (parte I)

News e spunti ulteriori su…

Calendario della Luna Verde

Photo by Luigi Viazzo with Huawei P 8 Lite

English Version

In the Tables Rudolfine Kepler calculated the dates of two important celestial phenomena: on 7 November 1631 the planet Mercury would have passed trought the disk of the Sun and exactly one month later, on 6 December, Venus would have done the same. Two phenomena that Kepler could not observe , since he died on November 15, 1630.

Due to bad weather, the transit of Mercury was visible in Europe but followed only by 3 observers. And only one of them, Pierre Gassendi, left us a detailed account.
Born in Provence, France, he studied at the University of Aix en Provence. With an independent spirit, he rebelled against the prevailing medieval doctrines that based scientific theories more on philosophy that on physics. On the established day Gassendi was ready with his telescope to observe the phenomenon from his home in Paris. His project was to project the image of the Sun onto a white screen placed some distance behind the telescope eyepiece. But the weather situation was not the best. November 5 had been raining all day and 6 had been completely cloudy. But the next morning, at 9 o’clock, the Sun briefly peeked through the clouds. The solar image appeared on the screen. The sunspots were there but Gassendi also saw a tiny dot that was not present a few days before when he had observed the Sun. Shortly after the clouds arrived again, and when the Sun came out again the point and so Gassendi confirmed that it was the image of Mercury on the Sun. It was much smaller than he would have expected and for a while he suspected that it was a sunspot.
But when the Sun came out of the clouds again the point had shifted and Gassendi was finally convinced that was about Mercury. Gasendi was anxious to determine the exact times of entry and exit from the solar disk. Precise clocks were not available in his time, so his only option was to measure the Sun’s height on the horizon to calculate the time. Since his room had been darkened for the event, he had an assistant stationed on the floor below. of him ready with a large quadrant (an instrument to measure the celestial angles) with instructions to take the height of the sun whenever Gassendi had hit the foot on the floor. The assistant, whose name has not been handed down to us, however, he left his post for unacknowledged reasons. He returned just in time to take note of the “joke” at the time of the entry. The main result Gassendi achieved was to calculate the apparent diameter of Mercury which he estimated at 20 “of arc.

Latina versio googlata

Et Tabulis Rudolfine Keplerus calculum reduxi dies duo major caelestium: November VII, MDCXXXI, planetae Mercurii, ut iret usque ad fontem usque ad Solem sed unum mense quinto Idus Decembris VI, Venus hoc facere etiam. Duo naturae opera, quae Keplerus non potuit parere qui mortuus est in Novembre XV, MDCXXX. Propter tempestatibus in transitu vigiles et visibilis in Europa, sed solum sequitur tres spectatores. Et nisi unum eorum, Pierre Gassendi, reliquit nobis detailed resoconto. In primogenito in Provincia, Gallia, studuit apud Universitatem Aquae Sextiae. Independens spiritus rebellionis adversus eum quia praevaleret medii aevi doctrina fundatur, quae sunt in philosophia plus scientificis theoriis qui paratus est Gassendus fisica. In die observares telescopio phaenomeni a domo Lutetiae. Solis imago inventa sua excurrere alba elit post aliquantum oculare telescopiorum collocavit. Sed tempestatibus non rei optime. V In November ea quae pluit tota die, et omnino fuerat nubilum VI. Rursumque mane die altera a IX sum, breviter paulum suspiciens in nubibus in solem. Apparuit solis imago in charta. Viditque ibi non parvam maculam solaris punctum quae prae- Gassendus et paucos ante dies nebulae et nondum observaverit Sole. Poco cumque sol amplius punctum illud confirmatum Gassendus de quam sperare in Mercurius Sole. Era paulo minora, suspicatus esset egrediebatur de loco solare. Sed statim sol nubes bipertito persuasum habent Gassendi decernite diligenter intentus erat leo vestibulum Mercurio. Gassendi exitus solaris orbis. praesto sunt in horologiorum accurate, ita ut unica mensura altitudinis solis bene prospectum esset ratio obtenebrata hora. Quia eo eventu habuit adiutorem sub pavimento positum praeparavit magna di (rectos coelestium mensurae instrumentum) quoties soli legatus ad altitudinem pedis Gassendus pulsa aream. Amicus nomine traditum non sed tamen deseruit sconociuti causis, locum. Et scissis vestibus pergens ad note est iustus in tempus ‘subsisto’ effectus in momento esgressi. Effectum principale ratio fuit Gassendus a diametro de XX Mercurio, ut aestimatur ” ex vero.

Transito di Mercurio sul Sole visto dallo spazio 09-05-16