Luna e binocolo più telescopio: un trio perfetto
Luna e binocolo: l’osservazione della Luna ha una peculiarità: la porzione visibile muta infatti notte dopo notte, con il trascorrere del mese lunare. Il punto della superficie lunare da tenere maggiormente sotto controllo è il Terminatore, cioè la linea di separazione tra la parte illuminata e quella oscura. In quella zona maggiori saranno i dettagli visibili, grazie alle lunghe ombre generate dalla luce solare.
Luna e binocolo ma… chi voglia puntare il proprio telescopio verso il nostro satellite naturale potrà decidere, con l’uso degli oculari (speciali lenti utilizzate per la visione telescopica), la porzione di Luna da osservare.
Potrà scegliere infatti fra una visione d’insieme, o invece andare alla ricerca di particolari che richiedano forti ingrandimenti e che daranno quasi l’impressione di essere allunati.
Avvicinandosi al Plenilunio (e nei giorni a cavallo dello stesso) sarà opportuno utilizzare un filtro lunare, di colore verdastro, da applicare all’oculare; la grande luminosità della Luna non risentirà di questo “schermo” che però eviterà al nostro occhio di essere abbagliato.
Luna e binocolo: Durante un’eclisse di Luna, con l’avanzare dell’ombra sulla superficie lunare non sarà più necessario l’uso del filtro lunare.
L’osservazione della Luna può essere effettuata anche con un binocolo, il quale fornisce una visione d’insieme come il telescopio a bassi ingrandimenti. Il binocolo presenta inoltre due vantaggi rispetto al telescopio.
1. È più facilmente trasportabile e quindi vi permette di effettuare “osservazioni di emergenza”, quando magari è bassa sull’orizzonte e i minuti contano (per esempio all’inizio e alla fine della lunazione).
2. Permette di effettuare l’osservazione con entrambi gli occhi: la visione è così più tridimensionale e affatica meno l’occhio se uno viene tenuto chiuso (operazione che “stanca” il cervello e peggiora la qualità dell’immagine percepita).