San Pasquale il patrono dei Madonnari
San Pasquale un nome e un aggettivo santi legati da una parte alla Pasqua, una delle due festività più importanti per la Cristianità insieme al Natale, e dall’altra ad arte e pasticceria, in quanto il nostro è il patrono dei Madonnari oltreché l’inventore dello Zabaione.
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San Pasquale, rectius Pasquale Baylon nasce a Torrehermosa (Spagna) il 16 maggio (giorno di Pentecoste) del 1540 e sale al cielo nel 1592 a Villareal (sempre nella nazione della Penisola Iberica) in data 17 maggio, dunque suo dies natalis: vediamo insieme gli episodi salienti della sua vita:
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- non va a scuola perché deve aiutare i suoi genitori, poveri pastori contadini;
- impara a leggere utilizzando un libretto di preghiere;
- chiede di essere ammesso, senza successo, nel Convento francescano alcantarino di Santa Maria di Loreto;
- decide di pascolare le pecore accanto al convento e partecipare alla Messa a distanza;
- Dio, secondo le fonti, lo ripaga facendogli apparire due angeli con una grande ostia in mano; così tutti parlano della sua santità e, finalmente, viene accolto dai frati;
- gli viene offerto il sacerdozio che, però, lui rifiuta non ritenendosi degno, preferendo rimanere frate laico e svolgere i compiti più umili (per esempio lavorare nell’orto e chiedere l’elemosina per i più poveri);
- gli viene attribuito il dono di poter compiere guarigioni miracolose.
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- inventa lo Zabaione per aiutare le giovani che cercano marito alle quali suggerisce di preparare una ricetta ovvero lo zabaione (dal dialetto del suo nome San Baiun), la celebre crema a base di uova, zucchero e marsala e non a caso è quindi protettore del gentil sesso (vedi la filastrocca: San Pasquale Baylonne, protettore delle donne);
- è protettore anche di lavoratori precari, cuochi e pasticcieri (vedi per la questione Zabaione) oltreché dietologi (qui la vicenda Zabaione ha un po’ meno senso);
- viene particolarmente venerato a Napoli, già soggetto alla dominazione spagnola, il suo nome fu dato a generazioni di bambini, come del resto in tutto il Sud Italia;
- beatificato 26 anni dopo la morte, il 29 ottobre 1618, da papa Paolo V fu proclamato santo il 16 ottobre 1690 da papa Alessandro VIII;
- la sua appassionata devozione per l’Eucaristia ha ispirato nei secoli i tanti artisti che l’hanno raffigurato sia nelle opere d’arte sia come nelle immaginette devozionali, (sempre nell’atto di adorare il Santissimo Sacramento nell’ostensorio); per questo motivo è diventato anche protettore degli artisti, in particolare di strada (vista che nella sua vita spesso chiedeva l’elemosina per aiutare i bisognosi) e, per estensione, i Madonnari (ovvero chi si dedica alla raffigurazione di soggetti sacri, per lo più Madonne, con i gessetti colorati, sulla pavimentazione di marciapiedi, piazze o strade); e così ogni anno, a Nocera Superiore (in Provincia di Salerno), in suo onore, artisti di strada provenienti da tutto il mondo partecipano al Festival Internazionale dei Madonnari.