Squalo giornata mondiale 14 luglio

Squalo una giornata mondiale per la salvaguardia

Squalo giornata mondiale in data 14 luglio, per ricordare come oltre la metà delle specie presenti nel Mediterraneo siano a rischio, nonostante siano fondamentali per contribuire a mantenere intatto l’ecosistema marino e combattere i cambiamenti climatici (leggi piogge torrenziali e picchi di temperatura oltre i 40 gradi).

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Squalo and company perché, guardando a livello globale, nel resto del mondo le specie di squali e razze che rischiano l’estinzione a causa della pesca eccessiva, della distruzione degli habitat e dell’inquinamento dei mari sono circa un terzo (ovvero il 36%, per un calo di oltre il 70% in soli cinquant’anni); e i risultati rischiano di essere seri anche in ambiti a prima vista difficili da scorgere. Per esempio, squali e razze nel corso della propria vita immagazzinano nei loro corpi grandi quantità di carbonio che viene stoccato sui fondali oceanici quando, dopo la morte, le carcasse precipitano in profondità (pertanto la cattura degli squali impedisce di stoccare negli oceani fino a 5 milioni di tonnellate di carbonio, fondamentali per alimentare il ciclo del cosiddetto carbonio blu).

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Squalo che, affrancato dall’immagine di killer dei nostri mari (postata negli anni da Hollywood e dintorni) da temere e cacciare in maniera dissennata, non è riuscito a vincere la pressione della pesca aumentata addirittura di 18 volte, è ancora vittima della folle pratica del cosiddetto finning (alias spinnamento) che fa da eco alla fortissima richiesta di pinne in arrivo dall’Oriente, dove vengono utilizzate per piatti tradizionali considerati un status symbol e serviti nei ristoranti più alla page; si stima che gli squali, vittime di questa follia siano addirittura 73 milioni ogni anno che spesso, mutilati della loro pinna vengono ributtati in mare, ancora agonizzanti per andare incontro a una fine terribile. 

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Squalo 2.0 qualche curiosità: le moderne tecnologie possono aiutare questa specie come le altre; con l’utilizzo dei satelliti, per esempio, è stato scoperto come l’Adriatico meridionale siano un’area fondamentale per le verdesche (dette anche squali azzurri), poiché qui passano gran parte dell’estate e dell’autunno; si possono in questo modo creare aree di protezione e salvaguardia. 

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