2 giugno festa, origini e significato
2 giugno festa nazionale. Ma che cosa si festeggia? E qual è il significato della ricorrenza?
In origine ci fu una votazione, anzi per la precisione un referendum. Tra il 2 e il 3 giugno 1946 gli Italiani scelsero di far diventare l’Italia una Repubblica costituzionale, abolendo la monarchia. Il 2 giugno è quindi diventato la Festa della Repubblica, accompagnata da alcune manifestazioni e celebrazioni di contorno quali la sfilata militare, la deposizione di una corona d’alloro al monumento Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti in guerra e mai riconosciuti, presso l’Altare della Patria, la spettacolare esibizione della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori, l’apertura al pubblico dei giardini del palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica Italiana, accompagnata da concerti delle bande militari dei vari corpi.
2 giugno le celebrazioni. Tutto quanto detto sopra, ovviamente, avveniva in epoca pre Covid 19
Naturalmente, quest’anno, causa emergenza sanitaria causata dall’epidemia di Corona Virus,
il programma per il 2 giugno dell’anno 2020
cambierà. Niente sfilate davanti alla folla e cerimonie ridotte al minimo.
Due giugno la festa che visse due volte, si potrebbe dire:
La celebrazione era infatti uscita dal roster delle Feste nazionali, al pari di Ascensione
4 novembre (Festa dell’Unità Nazionale), San Giuseppe (19 marzo)
Corpus Domini (primo giovedì successivo alla domenica di Pentecoste),
Santi Pietro e Paolo (29 giugno), in forza della Legge civile italiana n. 54 del 5 marzo 1977, dal titolo Disposizioni in materia di giorni festivi.
Tra le feste epurate, anche per evitare il proliferare di Ponti e ferie, c’era anche la cosiddetta Befana (con i sei Re Magi), tanta amata dai bambini e che, come dice un antico adagio, tutte le feste porta via
che però fu presto recuperata, per la precisione nell’anno 1989.
Più lungo è stato invece il ripescaggio della Festa della Repubblica, tornata in auge soltanto nell’anno 2000.
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