Avocado fra alberi e lettere

Avocado un nome per un frutto diffuso in tutto il globo che ebbe fortuna planetaria grazie a un innesto a cura nientepopodimeno che di un postino: vediamo insieme questa curiosa e gustosa storia.

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Avocado che, diventato un frutto a la page negli ultimi anni, anche in Italia, dove ormai viene servito un po’ dappertutto sia sotto forma di salsa guacamole sia a fette, accompagnandosi a toast o insalate, ha un incipit negli USA negli anni Venti, dove prende le mosse la varietà Hass (ovvero con buccia scura e rugosa e polpa burrosa), grazie a un innesto di un portalettere dell’ufficio di Pasadena tale Rudolph Hass.

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Avocado che, se da una parte sono frutti tropicali autoctoni dell’America centrale (dove pare siano coltivati da quasi tre millenni e oggi sono coltivati in particolare nel Messico), dall’altra hanno origine, nella loro varietà dominante, alle porte di Los Angeles; qui, nel 1925, il nostro postino lesse un annuncio su una rivista dove venivano pubblicizzati terreni vocati alla coltivazione di alberi di avocado e così decise di accettare la sfida, acquistando un piccolo terreno e semi da un vivaio; detto che il suo obiettivo era di innestare piante della varietà Fuerte in altre varietà dal fusto paricolarmente resistente, la sua attività, modello Cincinnato, proseguì per anni senza frutti, in tutti i sensi, e, proprio quando stava per tagliare l’ultimo albero rimasto, questi, nel 1931, diede sei frutti che, l’anno successivo, divennero 125. E, se da un lato Hass si aspettava frutti dalla forma allungata, la buccia liscia e verdi chiari (cioè quelli della varietà Fuerte ndr), dall’altra si ritrovò fra le mani frutti più compatti, con buccia più spessa e scura and last but not least un sapore più burroso e cremoso. Hass capì di avere fatto bingo e così brevettò, nel 1935 i suoi frutti.

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Avocado dal brevetto ai giorni nostri: il brevetto finì per scadere in fretta (12 anni, senza contare che era facilmante aggirabile piantando direttamente i semi e di fatto lasciando le briciole al suo papà ed eredi ndr), mentre la produzione della varietà Hass si immpennò (oltreché nei già citati Messico e Stati Uniti) in altri paesi quali Cile, Colombia e Perù, per una stima globale di circa 10 milioni di piante con una produzione più che raddoppiata dal 2000 al 2021 e adirittura quintuplicata rispetto ai livelli del 1980.

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