LE STAGIONI DELLA G-ASTRONOMIA
Le stagioni della G-Astronomia, ovvero Astronomia e Gastronomia and last but not least arte: un mix eterodosso per un micro libro (8×8 cm), tentato e coordinato da Michele Caldarelli (al quale si deve una introduzione da lui stesso definita extravagante) e una postfazione di Rosabianca Mascetti, alias Galleria d’Arte il Salotto di Como, la quale fra il riso e il faceto si dichiara certa del perdono da parte di Pellegrino Artusi che ha dato il là a questo micro volume (che di micro ha solo le dimensioni non certo la sostanza mangereccia e non…).
Le stagioni della G-Astronomia… sì perché è proprio il Padre della Cucina Italiana, che secondo taluni ha fatto più l’Italia con i suoi ingredienti e preparazioni di tanti statisti con leggi, decreti e ordinanze, che con sue dodici ricette fa da sfondo, mese per mese, a un paesaggio per metà a forma di tovaglia e per metà di volta celeste. Ma la porzione della boveda celeste, come la chiamano nell’idioma di Cervantes e Pablo Neruda (al quale si deve una bellissima ode alla costellazione della Croce del Sud o Croce Australe o anche semplicemente Croce-Crux) non è una qualunque, anzi: si tratta infatti di quella fascia dove alignano le 12 costellazioni dello Zodiaco a ciascuna delle quali nella sua osservabilità in cielo e nel suo affascinante bagaglio mitologico (curato da Luigi Viazzo), viene associata una ricetta, una preparazione, un menù, una leccornia e chi più ne ha più ne metta (nel piatto…).
Le stagioni della G-Astronomia e se il palato non si delizia soltanto con i piatti, ma da un punto di vista edonistico anche con l’arte (senza dimenticare la definizione 100% gourmet di arte in cucina…), ecco a fare da contorno (e non si tratta certo di una definizione diminutiva) i disegni (ognuno dei quali inedito) a cura della disegnatrice, artista, fotografa Federica Bertino.
Un volume da leggere e da gustare…