Stelle doppie spettacolo celeste

Stelle doppie

Stelle doppie spettacolo moltiplicato per…

Stelle doppie un mondo, meglio un universo tutto da scoprire al di là del nome delle singole componenti.

Il nome delle stelle origine e significati

Stelle doppie, ma sono solo stelle… chi dice così ignora uno scrigno di oggetti in grado di fornire grandi emozioni ed interessanti spunti. Non bisogna dimenticare, inoltre, che spesso possiamo trovare nell’oculare del telescopio

Telescopio il primo acquisto

più di due stelle ed imbatterci nei cosiddetti sistemi multipli.
Stelle doppie che cosa siano le è facilmente intuibile, ma forse non tutti sanno che questo tipo di oggetti può essere di due tipi: vi sono le doppie prospettiche, ossia astri separati fra loro da moltissimi anni luce, senza alcuna interazione fra loro, ma vicine solo per la posizione che assumono rispetto a noi, e stelle doppie fisiche, al contrario vicine fra loro e con reciproca attrazione gravitazionale. Quindi queste due stelle ruoteranno attorno al loro baricentro, muovendosi sempre sul medesimo piano. Stelle doppie può accadere che i due astri siano così vicini da apparirci come uno solo ed il trucco per scoprire che si tratti di una doppia consisterà nell’attendere che una delle due stelle transiti dietro all’altra; si avrà, così, una diminuzione di luminosità con susseguente scoperta di una variabile a eclisse: ma non voglio dilungarmi oltre sull’argomento variabili che sarà oggetto di un futuro post.
Stelle doppie e riprendendo la nostra dissertazione sull’argomento, vi invito ad alzare lo sguardo verso il cielo in direzione nord, verso il polo celeste boreale

Polo Nord Celeste: il Settentrione

durante una notte stellata: puntando lo sguardo verso il timone della costellazione dell’Orsa Maggiore, vedrete (se siete dotati di una buona vista) che la stella centrale è doppia; infatti avete di fronte agli occhi Mizar e Alcor, rispettivamente di magnitudine 2,2 e 4,0. Ma le sorprese non terminano qui: se puntate questo sistema con un telescopio o un buon binocolo, vedrete che anche Mizar ha una compagna molto vicina e, inoltre, apparirà nel campo, per completare il sistema un minuscolo astro dal bizzarro nome di Sidus Ludovicianum.
Selle doppi e dalla descrizione che sto facendo di questi oggetti così interessanti, si potrebbe trarre, forse, l’errata conclusione che si tratti di oggetti rari nel nostro Universo; invece, secondo recenti stime, pare che nella nostra galassia almeno il 50% delle stelle appartenga ad un sistema doppio o multiplo.
Ma, tornando a Mizar, questo astro ci da lo spunto per un ulteriore nel genus delle doppie. Bisogna premettere, però, che alcuni astri sono così vicini fra loro che è pressoché impossibile distinguerle l’una dall’altra; quindi questa distinzione potrà essere compiuta solo mediante lo spettroscopio, ossia osservando gli spettri delle componenti sovrapposti l’un l’altro, ma con righe spettrali ben distinte fra loro; questo tipo di doppie verranno, quindi, chiamate stelle doppie spettroscopiche. Per concludere il discorso su Mizar, va aggiunto che detiene alcuni records: è stata, infatti, la prima doppia ottica ad essere scoperta (nel 1650 dall’astronomo italiano Giovanni Battista Riccioli); poi, la componente denominata Mizar A è, a sua volta, doppia, ma spettroscopica, ed è stata la prima stella di questa categoria, di cui supra, ad esser stata scoperta (dallo statunitense Edward Charles Pickering nel 1889) e, infine, è astata anche la prima doppia ad esser stata fotografata (dallo statunitense George Phillips Bond nel 1857).
Ora abbandoniamo l’Orsa Maggiore, per passare ad altre stelle doppie osservabili con telescopi da astrofilo, hacker.

Hacker story hack et esperimenti

La più bella che abbia mai osservato, opinione personale, è sicuramente Albireo, stella beta del Cigno; posta sulla punta meridionale della Grande Croce del Nord, è composta da uno splendido sistema binario la cui componente principale (magnitudine 3,2) è di colore arancio, mentre la secondaria (mag. 3,5) ha un intenso colore blu. La distanza fra i due astri (34”) rende questo bellissimo oggetto alla portata della maggior parte dei telescopi.
Un altro oggetto molto interessante si trova nella costellazione dei Cani da Caccia: si tratta di Cor Caroli. Le due componenti di colore bianco (rispettivamente di magnitudine 2,9 e 5,4), sono distanziate di soli 20”, quindi facilmente “accessibili”.
Un’altra doppia degna di nota è la Alfa Ursae Minoris, la celeberrima Polare, molto bella da osservare in quanto è notevole la differenza di magnitudine fra le due componenti (2,1 e 9,5); la distanza è 18”, mentre il colore di entrambi gli astri è giallo.
Ora passiamo ai due sistemi multipli più famosi: epsilon 1 e 2 nella costellazione della Lira ed il “trapezio di Orione. Riguardo al primo sistema, le doppie principali sono distanziate da 207”, quindi al limite dell’osservabilità ad occhio nudo ed appariranno, quindi, come una singola stella dalla forma allungata ed irregolare. Con un buon telescopio si scoprirà che sono, al oro volta, doppie. La compagna di epsilon 1 ha mag. 6,3 e dista 2,9” dalla principale, mentre la compagna di epsilon 2 è di mag. 5,2 e dista 2,3” dalla principale.
Passiamo ora al cielo invernale, per imbatterci in Theta Orionis, di mag. 4,6: questo astro segna la guaina della spada del mitico eroe greco da quattro stelle, rispettivamente di mag. 6,0 – 7,0 – 7,5 – 8,0 e di colore bianco. Trattasi di un oggetto ancor più interessante, in quanto, insieme ad esso, si potrà osservare la splendida Nebulosa di Orione (M 42).

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