Enoturismo fra tradizione e futuro
Enoturismo nuova tendenza, una nuova forma di turismo tematico che è di stringente attualità visto il tempo d’Autunno, contrassegnato dalla vendemmia in corso.
Enoturismo dove si pone al centro dell’attenzione il vino, la sua produzione e la sua filiera, per vivere un’esperienza personale di esplorazione, scoperta e degustazione enoica e molto altro (anche in termini di business)…
Enoturismo ovvero un fenomeno nato in Italia, il Paese del Tricolore, circa un quarto di secolo fa e che si declina in:
- visite guidate nei vigneti;
- attività di carattere didattico, culturale e ricreativo;
- tour nei musei dedicati a strumenti di viticoltura, storia e pratica agricola e o produzione enoica;
- degustazione in abbinamento con alimenti, prodotti o trasformati in loco;
- visita delle cantine o nei crotti nelle quali avvengono tutti i processi capaci di trasformare il mosto in vino o nei suoi derivati, quali per esempio l’ippocrasso;
- controllo dei vari step della produzione enologica, quali per esempio vendemmia, appassimento dell’uva, imbottigliamento etc.
Enoturismo e il suo accolito, ovvero l’enoturista che, per comprendere al meglio le caratteristiche peculiari del vino degustato, ne studia a fondo il territorio di provenienza attraverso la conoscenza di sapori, profumi, tradizioni e costumi propri dei luoghi di produzione, poiché il prodotto tipico, vino compreso, rappresenta un’occasione unica per conoscere e valorizzare un territorio e favorirne lo sviluppo; non va dimenticato, infatti, che l’enoturista, ma anche il turista in generale a dire il vero, non richiede più soltanto di degustare il prodotto, ma desidera anche entrare in contatto con il luogo dove questo viene realizzato, con l’obiettivo di approfondirne storia, tradizioni, usi e costumi.
Enoturismo, in definitiva, un fenomeno (anche mediatico) che, nel tempo, è diventato un vero e proprio modo di fare vacanza, magari più breve di una volta, ma volta a scoprire nuovi luoghi, capaci di evocare emozioni e sensazioni capaci di rimanere nella propria memoria e nelle papille gustative.