Bandiera tricolore italiana buon compleanno!
Bandiera tricolore oggi è il giorno del compleanno, che compleanno, visto che compie ben 225 anni, in quanto proprio il giorno 7 gennaio 1797 era stata proposta quale simbolo della Repubblica Cispadana, da parte di Giuseppe Compagnoni, durante un congresso tenutosi in un salone del municipio di Reggio Emilia.
Bandiera tricolore che, in seguito all’approvazione della carta costituzionale della Repubblica Cispadana, avvenuta il 27 dicembre 1796, il giorno dopo Santo Stefano e il cosiddetto Boxing Day, fu riconosciuta ufficialmente nel corso di un’assemblea della neonata repubblica, quando il sopra citato Giuseppe Compagnoni, da Lugo di Romagna (Ravenna), avanzò la proposta di adottare la bandiera nazionale di colore verde, bianco e rosso, che oggi vediamo esposta garrire al vento in occasione di varie celebrazioni fra le quali 4 novembre e 2 giugno, tanto per citarne alcune: e così il 7 gennaio 1797, alle ore 11,00, nella Sala Patriottica, alla presenza di 100 deputati in rappresentanza delle municipalità di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, il Compagnoni proponeva la mozione (approvata) di rendere Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori (alias Verde, Bianco e Rosso) e che questi tre colori vengano altresì utilizzati nella Coccarda Cispadana.
Sia come sia, va detto che la prima bandiera italiana non era a bande verticali ma orizzontali (e che il primo colore era il rosso e non il verde, mentre al centro della banda bianca era presente lo stemma della Repubblica, un turcasso contenente quattro frecce, circondato da un serto di alloro e ornato da un trofeo di armi), e che la prima norma scritta che regolamenta il vessillo tricolore risale al 1925.
Bandiera Tricolore da ultimo: assodato quindi come dalla caduta della Repubblica Cisalpina fino alla proclamazione del Regno d’Italia nel 1861, la bandiera fu infatti un simbolo rivoluzionario e di coesione patriottica, va sottolineato come il nostro tricolore è uno dei pochi vessilli del Vecchio Continente a non colorare le divise di buona parte delle Nazionali sportive, visto che storicamente è l’azzurro, cioè il colore dello stemma nobiliare dei Savoia, a identificare le atlete e gli atleti d’Italia, detti appunto azzurri. E sulle divise spesso appare lo scudetto, la cui genesi risale invece a Gabriele D’Annunzio e alla Carta del Carnaro, in quel di Fiume d’Italia, ma questa è un’altra storia…